24/01 – Presepio di Santa Lucia di Piave, gli “Amici del Presepio” continuano la ricerca

Nonostante quarant’anni di storia gli “Amici del Presepio” continuano con immutata passione a stupirci anche quest’anno con la loro accurata ricerca e realizzazione di parti sconosciute e talvolta irrimediabilmente perdute del nostro paese.

Pur restando nell’ambito dell’anno precedente l’ambientazione muta e ci offre uno spaccato di quella che doveva essere la Grangia fino ai primi ’900 prima che guerre, ricostruzioni e successivo inurbamento la rendessero quella che conosciamo oggi. L’aver posto l’attenzione per due anni alla Grangia vuole sottolineare l’importanza che questa zona, assoggettata per lungo tempo all’Abbazia di Follina ( dal XIII al XIV), ha avuto per lo sviluppo del paese; oltre a esser “un’isola Spirituale e di pace tra l’umano e Divino” è stata un importante esempio di economia e gestione del territorio ad opera dei cistercensi tanto che il “priore” o monaco canipario o cellario espletava mansioni di fattore e nel contempo di assistenza religiosa ai lavoratori (frati conversi)

Bene ricordare che l’esiguo spazio rappresentativo impone piccoli trucchi scenografici e compressione degli spazi; pertanto al visitatore è richiesto uno sforzo interpretativo per posizionare gli edifici nel contesto annuale.

In primo piano la natività posta sotto la porta carraia (piazza granza) dalla quale transitavano i carri per e dai magazzini, alle sue spalle si aprono i campi coltivati, delimitata sulla sinistra dalla casa del Priore (via Bella Venezia) e a destra sullo sfondo un edificio che ingloba il resto dell’abside di quello che probabilmente doveva essere la cappella del convento delle suore Agostiniane dei Santi di Murano (Venezia) presenta in paese dal 1490 al 1770 (via Antonio Gramsci). Ritornando sull’odierna piazza Granza vediamo sul lato destro la bottega del falegname Francesco Granzotto detto Chechi dapprima costruttore di carretti poi, negli anni, restauratore e, in seguito, costruttore di infissi e serramenti.

(Foto: Amici del Presepio).
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