Il tema delle truffe, in particolare quelle contro gli anziani, occupa sempre più le pagine dei giornali e preoccupa larga parte della popolazione.
Nei giorni scorsi pertanto, allo scopo di sensibilizzare e fornire informazioni utili alla popolazione, i Carabinieri della Compagnia di Belluno, con la collaborazione della parrocchia di Agordo, hanno incontrato nella sala parrocchiale gli abitanti dell’agordino.
Nel corso dell’incontro il Maggiore Giovanni Meriano, Comandante della Compagnia di Belluno e il Luogotenente C.S. Gianluca De Venuto, Comandante della Stazione Carabinieri di Agordo, hanno illustrato le principali tipologie di truffe che vengono poste in essere, sensibilizzando le persone intervenute ad attuare tutte le precauzioni necessarie per evitare di rimanere vittime di questo tipo di reato.
Sono state esposte le modalità con le quali i malintenzionati cercano di conquistarsi la fiducia delle persone più vulnerabili o come cercano di instillare in loro preoccupazione e paura per poi farsi consegnare denaro e preziosi.
Per meglio analizzare e capire le varie tipologie di truffe sono stati analizzati alcuni esempi concreti, e questo ha fatto si che molte delle persone presenti interagissero parlando e raccontando cose loro accadute alle quali non hanno dato fortunatamente seguito, ma che sono state riconosciute come tentativi di truffa.
Tante anche le domande e le curiosità da parte degli intervenuti ai quali, durante l’incontro, i militari hanno ribadito alcuni concetti essenziali per mettersi al riparo dal rischio di cadere nel tranello dei malfattoti, come nel caso di chiamata da parte di finti carabinieri che chiedono soldi e gioielli per aiutare un parente.
Le Forze dell’Ordine non chiedono mai denaro o preziosi per nessun motivo, e bisogna contattare immediatamente il 112 in caso di dubbi.
Al termine dell’incontro sono state consegnate a tutti le brochures realizzate dal Comando Provinciale Carabinieri di Belluno per dare la possibilità agli intervenuti di avere un promemoria sempre pronto all’uso per riconoscere immediatamente un tentativo di truffa.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Carabinieri di Belluno)
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