Si sta concludendo la settimana dei Premi Nobel, prestigioso riconoscimento dato a coloro che hanno contribuito al benessere e alla crescita dell’umanità.
Tutto nacque dalla volontà dello scienziato e imprenditore svedese Alfred Nobel il quale, nel 1895, decise che, una volta deceduto, la maggior parte della sua fortuna avrebbe dovuto essere divisa in cinque parti e utilizzata per premiare “coloro che, durante l’anno precedente avranno conferito il massimo beneficio all’umanità in fisica, chimica, fisiologia o medicina, letteratura e pace”.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1901, vennero ufficialmente istituiti i premi in sua memoria.
Finora l’Italia conta 21 premiati, tra cui il medico Camillo Golgi (1906), il fisico Giorgio Parisi (2021), Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Carlo Rubbia, Franco Modigliani, Giosuè Carducci, Eugenio Montale, Luigi Pirandello, Dario Fo.
Tra i premiati italiani, solo due donne, ovvero Grazia Deledda (Premio Nobel per la Letteratura, 1926) e Rita Levi Montalcini (Premio Nobel per la Medicina, 1986).
I Premi Nobel 2025
Quest’anno il Nobel per la Chimica è andato al giapponese Susumu Kitagawa, al britannico Richard Robson e all’americano-giordano Omar M. Yaghi i quali, con la loro scoperta, hanno dato una svolta nel campo della chimica dei materiali porosi.
Hanno infatti sviluppato nuove strutture molecolari, in grado di intrappolare i gas, compresa la CO2 e, di conseguenza, capaci di catturare e immagazzinare sostanze specifiche, fornendo così delle soluzioni potenziali a problemi ambientali e tecnologici cruciali.
L’ungherese László Krasznahorkai è invece il Nobel per la Letteratura (fu ospite nel 2022 del Festival internazionale di letteratura ‘Incroci di Civiltà’, organizzato a Venezia dall’Università Ca’ Foscari).
Autore di sette romanzi (tra cui ‘Melancolia della resistenza’, ‘Il ritorno del Barone Wenckheim’, ‘Guerra e guerra’) e di cinque raccolte di racconti, è considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente. La potenza della sua scrittura, che “riafferma il potere dell’arte nel mezzo del terrore apocalittico”, è stata la motivazione che lo ha condotto verso il Nobel.
Il britannico John Clarke, il francese Michel H. Devoret e l’americano John M. Martinis sono invece i tre nomi collegati al Nobel per la Fisica, in un’annata, il 2025, in cui ricorre il centenario della nascita della meccanica quantistica.
Questo trio è stato al centro della scoperta del “tunneling quantistico macroscopico e della quantizzazione dell’energia in un circuito elettrico”. In altre parole, hanno dimostrato come le proprietà del mondo quantistico possano diventare concrete su scala macroscopica.
Per il Nobel per la Medicina sono stati invece decisi i profili del giapponese Shimon Sakaguchi, assieme agli americani Mary E. Brunkow e Fred Ramsdell.
Il trio ha scoperto le cellule T regolatorie (Treg), ovvero cellule sentinella che entrano in azione per tenere a bada il sistema immunitario, evitando che cominci ad aggredire le cellule e i tessuti dell’organismo al quale appartiene. Queste cellule si occupano poi di regolare l’intensità e la durata delle infiammazioni, quindi sono fondamentali nel mantenere l’equilibrio dell’organismo.
Quest’anno, considerata la difficile situazione geopolitica internazionale, era atteso il nome per il Nobel per la Pace: per il prestigioso riconoscimento è stata scelta l’attivista venezuelana María Corina Machado.
La motivazione sta nel fatto di essere una “donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un’oscurità crescente”, nel promuovere i diritti democratici del popolo venezuelano.
Il suo nome è stato scelto tra le oltre 330 candidature arrivate per il premio.
(Autore: Arianna Ceschin)
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