La notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere è purtroppo arrivata: è morto all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso Mario De Marchi, il 38enne di Caerano di San Marco, colpito con un pugno nella serata di domenica 12 ottobre durante la sagra a Fontigo di Sernaglia della Battaglia.
“Vai a una sagra per passare due ore di spensieratezza e ti ritrovi in fin di vita. Non riesco a trovare un motivo per una violenza del genere” aveva commentato la sorella del 38enne all’indomani dei fatti, ora rivelatisi tragici.
Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, l’uomo sarebbe stato aggredito senza alcun apparente motivo da un 62enne: colpito con un pugno, sarebbe poi caduto a terra battendo violentemente la testa.
“È stato un atto di una crudeltà inspiegabile – raccontava ancora la sorella –. Mio fratello era con mio cugino, non cercavano problemi, non volevano discutere con nessuno. E invece, per una follia, adesso lui lotta tra la vita e la morte”.
Alla serata erano presenti anche il cugino, 39 anni, e il padre della vittima. I contorni della vicenda restano ancora da chiarire: le indagini dei Carabinieri proseguiranno nei prossimi giorni per ricostruire con precisione la dinamica e le responsabilità dell’aggressione.
Dal momento del ricovero sono stati moltissimi i messaggi si sostegno e di vicinanza alla famiglia. Mario De Marchi era molto apprezzato e conosciuto a Caerano e in tutto il Montebellunese. Su quanto accaduto stanno continuando gli accertamenti dei Carabinieri del Comando provinciale di Treviso, con la Procura di Treviso che ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale.
Numerose e rapide sono state le reazioni alla scioccante notizia. La sindaca di Caerano di San Marco, Francesca Altin, ha scritto via social: “Un profondo dolore oggi ha colpito la nostra comunità: la morte di Mario De Marchi ci lascia attoniti e senza parole. La violenza, sotto qualsiasi forma, non deve mai trovare posto nelle nostre azioni e deve essere sempre condannata.
Mario era un’anima gentile, il suo viso era sempre sorridente ed il suo spirito di servizio verso la comunità lo contraddistingueva, fino alla fine. Le più sincere condoglianze a papà Claudio ed alla sorella Tania.
Che la terra ti sia lieve, dolce Mario”.
(Autore: Simone Masetto)
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