Aveva solo ventuno anni, ma portava già dentro di sé la capacità di chi sa trasformare la vita in parole. Una scrittrice in erba, con sogni che non conoscevano confini e una tenacia che le permetteva di inseguirli anche nei giorni più dolorosi. La malattia non ha potuto spegnere la sua voce: resterà per sempre viva nelle pagine dei romanzi che ha scritto e nei cuori di chi l’ha amata.
Ginevra Giacomin è spirata nella serata di ieri, sabato, dopo un periodo di malattia, alla soglia dei 22 anni, che avrebbe compiuto nel prossimo mese di ottobre. Classe 2003, originaria di Cison di Valmarino, era studentessa del corso di laurea in Lettere moderne all’Università di Torino, città nella quale aveva conseguito lo scorso anno il master in Tecniche della narrazione alla prestigiosa Scuola Holden.
Qui aveva cominciato a dare forma al suo grande sogno di diventare scrittrice, elaborando testi creativi e racconti, uno dei quali era stato pubblicato in una raccolta di Einaudi Ragazzi, e collezionando una serie di esperienze nel campo dell’editoria.
Studentessa brillante, Ginevra era stata premiata tra i giovani meritevoli dal Comune di Cison di Valmarino nel 2021. La sua passione per i libri era nata quando era molto piccola, e la aveva coltivata anche durante il suo percorso al Liceo scientifico – opzione scienze applicate “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo.
Quasi tre anni fa, la scoperta della malattia, che Ginevra ha affrontato sempre con grande tenacia e forza d’animo, confortata dai familiari. Durante questo periodo, ella ha continuato a sognare in grande, sapendo che un giorno quel desiderio di scrivere e di aprire una libreria sarebbe divenuto realtà.
Il ricordo del docente: “Tutte le sue energie per diventare scrittrice. Non ha mai smesso di fare progetti”
Addolorato il professor Diego Piaia, docente di Lettere all’Istituto Casagrande, che così dipinge il ritratto di Ginevra: “Il primo ricordo che ho di Ginevra è questo: è uno dei primi giorni di scuola, è ricreazione. Ci sono alunni che si alzano dai banchi, altri che escono dall’aula, alcuni che parlano tra loro, molti che controllano il loro telefonino. Poi vedo questa ragazzina neanche quattordicenne curva su un libro enorme. Cosa stai leggendo? Le chiedo incuriosito. Non fa a tempo di rispondermi che noto il titolo: Anna Karenina. Rimango spiazzato, non credevo esistessero ancora ragazzi o ragazze interessati ad affrontare un superclassico così impegnativo e capaci di trovarlo appassionante”.
“L’amore per la lettura, Ginevra l’ha respirato e appreso in famiglia, fin da piccola. A 14 anni amava su tutti Jane Austin, la grande scrittrice inglese di inizio ‘800 e l’ha sempre amata tanto, fino all’ultimo. Leggeva di continuo e dappertutto, prima che suonasse la campanella di inizio scuola, durante la ricreazione, negli intervalli tra due lezioni, nei corridoi, in cortile”.
“Piano piano, mentre il suo interesse per la letteratura cresceva sempre di più, ha maturato il suo sogno: diventare una scrittrice. Ricordo l’entusiasmo con cui mi annunciò di essere stata selezionata, dopo aver effettuato delle prove di ammissione, alla Scuola Holden, la più importante scuola di scrittura in Italia, situata a Torino. Aveva un progetto chiaro: frequentare questa scuola e contemporaneamente la facoltà di Lettere all’Università. Ha vissuto i primi a mesi a Torino all’insegna dell’entusiasmo, aveva trovato l’ambiente ideale per portare avanti il percorso a cui si sentiva chiamata”.
“Poi alcuni dolori, a cui all’inizio aveva dato poco peso, si sono rivelati i sintomi di una malattia molto grave. Quello che forse mi ha stupito di più è stato che nei due anni e 9 mesi in cui ha portato avanti la lotta contro questa malattia, Ginevra non ha mai perso il suo entusiasmo, il suo amore per quello che faceva, non ha mai smesso di fare progetti, nonostante gli ostacoli che si frapponevano sul suo cammino fossero sempre più ostici e difficili da superare. E’ andata avanti fino all’ultimo facendo appello a tutte le sue energie per realizzare il suo sogno di diventare una scrittrice“.
“Sarebbe bello che nel periodo della scuola superiore tutti gli studenti riuscissero a trovare la loro vocazione, una passione che li faccia vibrare, sognare, qualcosa che li aiuti a attivare le proprie risorse e ad esprimere pienamente se stessi. Ginevra è stata un esempio mirabile di questo e se non è riuscita a pubblicare in vita un libro tutto suo è riuscita in qualcosa, a mio parere, di ancora più grande: mantenere fino alla fine acceso il suo entusiasmo e la voglia di vivere e di sognare“.
I funerali martedì alle 15
Ginevra lascia nel dolore la mamma Anna con Marco, la sorella Luna, i nonni, gli zii, uniti a parenti ed amici.
I funerali saranno celebrati martedì 16 settembre alle ore 15.00 nella chiesa arcipretale di Cison di Valmarino. La famiglia chiede non fiori: eventuali offerte raccolte verranno devolute alla ricerca e alla parrocchia.
(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Onoranze funebri Faraon)
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