Si è conclusa l’adunata triveneta di Conegliano. “Grazie a Conegliano, grazie alla sezione di Conegliano e grazie a tutti – ha commentato il presidente nazionale Sebastiano Favero – noi alpini siamo unici, la nostra forza sta nella grande capacità di essere tanti e uno solo. Vogliamo bene alla nostra Italia e vogliamo far capire ai giovani che è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e di aiutare”.
Di seguito la diretta di Qdpnews.it, ringraziamo tutti i nostri lettori per averci seguiti in questi tre giorni
Ore 13.10: Prende la parola il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Siamo felici che la stecca vada a Gemona – ha commentato – i cinquant’anni dal terremoto sono importanti per ricordare sia l’operato degli alpini, ma anche che da loro è nata la protezione civile”. Immancabile, come gli alpini nelle difficoltà, anche la citazione del Presidente della Regione: “Siete come la panda, se non ci foste andreste inventati”
Ore 13.02. Siamo arrivati al passaggio della stecca. A fare da tramite tra le due sezioni il presidente nazionale Sebastiano Favero. Si chiude l’adunata di Conegliano, l’appuntamento è per la prossima triveneta, questa volta in terra friulana. “Siamo convinti di essere degni per questa stecca” ha commentato il presidente degli alpini di Gemona.


Ore 13.00. Sotto gli ordini del cerimoniere della sezione di Conegliano e con la coreografia tricolore dei giovani dei campi scuola è il presidente sezionale di Conegliano Francesco Botteon a prendere la parola: “Senza l’impegno di tutti questo centenario e il raduno triveneto non sarebbe stato possibile. 12 mesi fa ho ricevuto questa stecca ed oggi la passo agli amici di Gemona. Toccherà a loro ospitare questo grande evento nel cinquantesimo anniversario del terribile terremoto dove morirono anche due nostri alpini”. Dopo il presidente della sezione a prendere la parola è stato il sindaco Fabio Chies: “Ovunque ci sia un cappello d’alpino c’è un presidio di sicurezza” commenta il primo cittadino.


Ore 12.55. Il gonfalone della città di Conegliano e quello del comune di Gemona uno di fianco all’altro. Sulle note della fanfara delle Julia il tanto atteso il Passaggio della Stecca.
Ore 12.50. Tra gli applausi delle miglia di persone presenti continuano a sfilare i gruppi alpini della sezione di Conegliano. La sfilata sta per giungere al temine con la cerimonia del passaggio della stecca con la sezione di Gemona.
Ore 12.42. Forte anche la commozione dello speaker Stefani che con la voce rotta dal pianto ha ricordato l’importanza della sezione per la comunità del coneglianese e tutti gli alpini “andati avanti” negli anni. Presenti anche gli atleti del gruppo sportivo degli alpini.


Ore 12.36. Con il sorvolo degli aerei storici sfilano gli Alpini della Sezione organizzatrice, quella di Conegliano, che ha festeggiato con la triveneta i 100 anni dalla nascita. Forte la commozione dei presenti per più di 365 giorni trascorsi per organizzare questo importate raduno.
Ore 12.27. Ai piedi della Scalinata degli Alpini le penne nere della sezione di Vittorio Veneto. Celebri i raduni al bosco delle penne mozze a Cison di Valmarino ma anche il reparto salmerie, celebre per il mito di “Iroso” il grande mulo mancato qualche anno fa. In sfilata anche il coro Ana di Vittorio Veneto e i molti altri cori della sezione. Ricordato ancora una volta il sostegno di Banca Prealpi Sanbiagio per tutti gli alpini della Marca. Spettacolare il passaggio del tricolore sollevato “a braccia” dalle penne nere.


Ore 12.15. Sfilano gli Alpini della zona del Montello, con gli alpini della “fameja alpina” della sezione di Treviso e i ragazzi della fanfara di Maser. Assieme a loro anche il sindaco di Treviso Mario Conte e il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon. Ricordo immancabile per l’ex sindaco di Treviso e grande alpino Giancarlo Gentilini.


Ore 12.12. Con la sezione di Valdobbiadene iniziano a sfilare gli Alpini della Marca Trevigiana. In testa a loro anche i sindaci dei comuni patrimonio dell’Umanità Unesco. 19 i gruppi della sezione valdobbiadenese.


Ore 12.10. Sfila la celebre sezione Cadore, caratterizzati dalla classica polo rossa. Lo speaker ha voluto ricordare gli “uomini della montagna” con la provincia di Belluno che il prossimo anno ospiterà le Olimpiadi di Milano-Cortina. Presenti anche il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin e il presidente della provincia bellunese Roberto Padrin. “Giù le mani dagli alpini” lo slogan lanciato da Stefani, voce storica delle adunate. Con la maglia arancione anche i volontari alpini che operarono durante la tragedia del Vajont.


Ore 12.00 Tocca agli alpini di “Quota zero” come vengono affettuosamente chiamate le penne nere delle sezioni veneziane per la loro vicinanza al mare. Lo scorso anno l’adunata Triveneta era stata organizzata proprio in provincia di Venezia, a Bibione.
Ore 11.45. A sfilare ora i gruppi del Monte Grappa, chiaro segnale che tra pochi minuti toccherà agli alpini della Marca. Prima le sezioni delle Provincia di Padova, Venezia e Belluno.


“Una giornata fantastica, coronamento di una tre giorni che ha visto la presenza di 800.000 persone a Conegliano. Un evento vissuto con calore, eleganza e grande partecipazione. È stata davvero una bella giornata, che ha unito tutti e, ancora una volta, ha dimostrato quanto il nostro territorio sia vicino agli Alpini. Abbiamo voluto ringraziarli per tutto quello che fanno ogni giorno” è il commento del sindaco di Conegliano Fabio Chies.
Ore 11.30. Mente sfilano gli Alpini Vicentini sono molte le autorità presenti nella tribuna a loro dedicata. Tra loro anche l’europarlamentare Elena Donazzan e il consigliere Regionale Sonia Brescacin. Di seguito le loro interviste.
Ore 11.00. Dopo il Friuli è ora delle sezioni Venete. Si parte da quelle della provincia di Verona. Strepitoso il colpo d’occhio offerto dalle penne nere veronesi grazie ai loro caratteristici gilet tricolore.
Ore 10.50. Dopo le penne nere arrivate dal Trentino ora è il turno di quelle del Friuli Venezia Giulia. Dopo la sezione di Udine è il turno di quella di Palmanova. Gli speaker stanno ricordando tutte le “gesta” degli Alpini friulani nel corso della storia.






Ore 10.40. Mentre sfilano gli alpini arrivati dal Trentino-Alto Adige (l’ordine del passaggio è dettato dalla distanza geografica) in tribuna d’onore è arrivata Paola Del Din, 102 anni. La prima paracadutista donna d’Italia è insignita di due medaglie d’oro: la sua e quella del fratello.


Ore 10.20. Sfilano anche le Crocerossine, i Vigili del Fuoco e i mezzi storici. “I successori del mulo” hanno segnato una tappa fondamentale nell’ammodernamento delle truppe alpine.






Molte le Forze dell’Ordine impegnate per garantire la sicurezza in questi tre giorni di adunata. Presenti decine di uomini e donne della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale.
Presenti anche le sezioni estere, come quelle arrivate dal Brasile e dalla Germania arrivate per condividere l’emozione della Triveneta. Al seguito anche alcune sezioni italiane legate al Triveneto. Sfila anche la “macchia colorata” della Protezione Civile Ana del raggruppamento.


Ore 10.05. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, passato in testa alla sfilata, è salito in tribuna autorità acclamato sia dallo speaker che dai migliaia presenti. Presente anche il sindaco di Conegliano Fabio Chies: il gonfalone della sua città è stato accompagnato dai rappresentanti della Dama Castellana.
Ore 10.00. L’adunata è ufficialmente iniziata. Tra applausi e rulli di tamburi si parte da via Lourdes per poi transitare sotto la tribuna autorità posta sotto la scalinata degli Alpini. Preoccupa il grande caldo: in città si sfiorano e probabilmente superano i 30 gradi. Il corteo “formale” è aperto dagli alpini in Armi, seguito poi dai gonfaloni della Regione, della Provincia e della Città di Conegliano.
Che questo sia il raduno triveneto del centenario degli Alpini della Sezione di Conegliano lo si capisce anche dall’affetto dei cittadini. In molti sono scesi in strada, altri stanno guardando la sfilata dai balconi delle proprie abitazioni. La sezione da mesi ha posizionato migliaia di bandiere tricolori nei luoghi più iconici della Marca.


Ore 9.45. In testa alla sfilata il governatore del Veneto Luca Zaia, assieme al Gonfalone della Regione. Due ali di folla attendono il passaggio degli alpini. Presenti anche i primi cittadini della Marca che sfilano assieme agli alpini.


Ore 9.30. All’ammassamento è arrivato anche il presidente della Regione Luca Zaia. Quella di quest’anno è la 36esima edizione del raduno triveneto. Presente anche questa mattina la “voce alpina” Nicola Stefani che ha voluto ricordare anche il sostegno di Banca Prealpi SanBiagio verso le Penne nere e soprattutto l’importante contributo per il recentissimo restauro della Gradinata degli Alpini.
Ore 9.00. Come da programma – e in perfetto orario – inizia l’ammassamento degli Alpini che si stanno preparando per la sfilata. 1600 i gruppi presenti provenienti da tutte le sezioni del triveneto.






Ore 8.45. Le tribune delle autorità iniziano a riempirsi. Presente anche il capogruppo della Lega in consiglio regionale Alberto Villanova. “Una giornata strepitosa – commenta -, prima dell’inizio Conegliano è già piena di gente. Ieri è stata una grande giornata e oggi sarà ancora meglio”.
Non è voluta mancare neppure l’onorevole Ingrid Bisa: “Gli alpini portano sempre gioia, sono sempre un corpo che porta onore all’Italia e a tutti i cittadini” ha commentato dal palco riservato alle autorità.
Ore 8.30. Dopo due giorni trascorsi tra festeggiamenti e momenti solenni oggi è il tempo della sfilata. La città del Cima si è svegliata con la consueta gioia e allegria che gli alpini portano nella città dell’adunata. “Solitamente gli Alpini bevono vino – commentano – ma la mattina serve un buon caffè”.
Il programma di oggi prevede l’ammassamento alle ore 9, la resa degli onori (9.15), alle 9.30 l’inizio della sfilata con il sorvolo degli aerei storici della Fondazione Jonathan Collection. La sfilata – salvo imprevisti – dovrebbe concludersi alle 13 con il passaggio della stecca alla sezione di Gemona che ospiterà la Triveneta 2026.
Presenti anche le Sorelle di Croce Rossa che sfileranno anche loro assieme agli Alpini: “siamo sempre state al loro fianco – commentano – e non li lasceremo mai”.
“Una “Triveneta” perfetta” è il commento di molte penne nere che stanno raggiungendo il luogo dell’ammassamento. Chi non sfilerà si è recato nella città del Cima già all’alba, per scegliere i posti migliori.
Sabato mattina, a Conegliano, si è svolto il momento solenne dell’alzabandiera alla rinnovata Gradinata degli Alpini, accompagnato dalle note della Fanfara Alpina della città e dall’applauso dei tanti presenti, che hanno voluto ringraziare le Forze dell’Ordine per il loro quotidiano impegno nella tutela della sicurezza. Sono oltre 70 mila le persone attese per i tre giorni dedicati alle penne nere, che con la consueta allegria e senso di comunità animeranno i luoghi simbolo della città del Cima. Di seguito il racconto dei più importanti appuntamenti di sabato 14 giugno.
Ore 24.00: Gioverà, a questo punto, ricordare il programma dell’Adunata per domenica 15 giugno: ore 9 ammassamento, ore 9.15 Resa degli Onori, 9.30 inizio sfilata (con sorvolo degli aerei storici della Fondazione Jonathan Collection), ore 13 fine della sfilata e “Passaggio della stecca” dalla sezione di Conegliano a quella di Gemona del Friuli. Ore 18 Ammainabandiera e arrivederci al 2026.
Ore 23.55: Sono emozioni perfino difficili da descrivere quelle vissute oggi, e in particolare a tarda sera, a Conegliano nel secondo giorno di Adunata triveneta: la convergenza di cori, fanfare e migliaia di persone in Gradinata degli Alpini per l’esecuzione dell’Inno di Mameli mezz’ora prima di mezzanotte ha sintetizzato in meno di due minuti il senso di alpinità, fratellanza, servizio e condivisione di questa manifestazione, i cui organizzatori hanno già ricevuto numerosi attestati di stima per il lavoro svolto. Dopo l’Inno nazionale cantato all’unisono, alcune formazioni hanno proseguito a suonare brani della tradizione alpina. Ora sono in vista prima qualche ora di riposo e poi la chiusura con la sfilata e il passaggio della stecca.


Ore 23.40: Emozioni fortissime nel centro di Conegliano, dove il caldo torrido non ha scoraggiato nessuno di coloro i quali hanno voluto partecipare al momento conclusivo del secondo giorno di Adunata triveneta Ana. L’esecuzione del Canto degli Italiani in Gradinata degli Alpini è stata accompagnata in coro da migliaia di persone, che in gran parte non intendono ancora lasciare il centro città.
Ore 23.30: Il momento più atteso è arrivato. Il centro di Conegliano è pieno come un uovo per l’esecuzione corale dell’Inno d’Italia, preceduto da brani celebri della tradizionale alpina.
Ore 23.00: Allegria e goliardia “invadono” il centro città in attesa della convergenza di cori e fanfare in Gradinata. C’è anche chi ha scelto il Raduno delle Penne nere per il proprio addio al nubilato!


Ore 22.45: Il caldo afoso anche a tarda sera non scoraggia affatto la partecipazione al sabato sera dell’Adunata triveneta 2025: il centro di Conegliano pullula di alpinità tra Penne nere, amici degli Alpini e cittadini e turisti incuriositi dalla manifestazione.
Ore 21.45: Il centro città è zeppo di alpini e gente comune per il “sabato sera” dell’Adunata, in un bellissimo clima di festa e condivisione che prelude alla chiusura di giornata, alle 23.30 con l’esecuzione corale dell’Inno nazionale italiano da parte di fanfare e cori ai piedi della Gradinata degli Alpini, momento particolarmente suggestivo (in molti ricorderanno quello che andò in scena alla Triveneta di Vittorio Veneto 2018) delle adunate Ana.
Ore 19.00: A Conegliano è arrivato anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha visitato il Museo degli Alpini in piazzale San Martino.


Ore 18.30: Inizia, in Duomo, la Santa Messa a cui molte Penne nere parteciperanno. Il programma serale dell’Adunata inizia alle 20.30 con una serie di concerti corali in chiese, teatri e gallerie della città, mentre all’Accademia ci sarà il Concerto della Fanfara congedati Brigata Cadore, con l’introduzione della Fanfara Alpina di Conegliano. Alle 21 in piazza Calvi concerto dei “Segnali Caotici” (Nomadi Tribute Band), alle 23.30 Fanfare e Cori sulla Gradinata degli Alpini per la chiusura di giornata con l’Inno nazionale. Intanto i pubblici esercizi sono pieni di Penne nere e gente comune, con i momenti di convivialità che si susseguono.


Ore 18.00: Grande spettacolo in piazza Cima con il Carosello della Fanfara Brigata Cadore, che consiste in una serie di coreografie svolte suonando senza sosta. Uno spettacolo unico nel suo genere, che ha conquistato il folto pubblico presente, catturato dal ritmo incalzante del Carosello. C’è chi ha intonato qualche brano alpino, accompagnando i suonatori. Per ora, a piovere, sono solo gli applausi: le nuvole hanno coperto il sole ma non hanno, fin qui, portato precipitazioni. Ovazione per la Fanfara all’ultima nota, che ha salutato i presenti con il suo tradizionale grido.
Ore 17.30: Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, ha portato i propri saluti: “Quando ci sono gli Alpini, problemi non ci sono. E lo dico anche a chi a Roma vuol ridurre le nostre truppe alpine. Noi diremo di no! Siamo pronti comunque e sempre: siamo presenti”.


Ore 17.20: Il sindaco Fabio Chies ha ringraziato Gino Dorigo e il presidente sezionale Francesco Botteon: “Grazie agli oltre 5 mila Alpini della Sezione e a quanti sono venuti a trovarci – ha detto -. Tanti chiedevano quale erano le misure di sicurezza: sono tutti gli Alpini presenti in questi giorni”. Lo stesso Chies ha ricordato “i veci che sono andati avanti. Viva gli Alpini, viva l’Italia, viva Conegliano!” le sue parole. “E’ una giornata storica per tutti noi – il commento di Botteon -. Cent’anni si compiono una volta sola e io sono onorato di essere il vostro presidente in questo contesto storico”.


Ore 17.10: Il presidente del Comitato organizzatore, Gino Dorigo, ha ringraziato tutte le autorità civili e militari presenti. “L’emozione da questo palco è indescrivibile”, le sue parole.


Ore 17. Le Penne Nere con il labaro nazionale e il labaro della Sezione Ana di Conegliano hanno fatto il loro ingresso in piazza Cima. Ad attenderli una folla festante, che ha accolto gli Alpini a suon di applausi e di “Bravo”. Presenti anche gli Alpini negli abiti della prima Guerra mondiale.




Ore 16.45. In Piazza sono presenti tutte le autorità civili, militari e alpine. Dopo la deposizione della Corona d’alloro ai caduti, inizia lo sfilamento verso piazza Cima.
Ore 16.30. Riprende il programma del pomeriggio dell’Adunata. Nella città del Cima si è concluso il “pellegrinaggio a passo di mulo” partito questa mattina da Vittorio Veneto. Il gruppo, composto da un centinaio di partecipanti, ha attraversato Cozzuolo e Carpesica, prima di giungere a Conegliano, accompagnato dai muli. In Piazza IV Novembre sono iniziate le celebrazioni: è stato innalzato il labaro della Sezione, sono risuonate le note del cerimoniale alpino, è entrata la fiaccola ed è stato acceso il braciere del centenario.


Ore 11.00. Le autorità alpine hanno iniziato le loro visite ufficiali. Tre le mostre: quella del Centenario della Sezione Ana di Conegliano a Palazzo Sarcinelli, la mostra al Museo degli Alpini (piazzale San Martino) e quella allestita dal Centro studi Terzo Raggruppamento (Corte delle Rose).




Pienone in particolare al temporary shop di Corte delle Rose: tutti vogliono un ricordo del Raduno. Nel frattempo gran clima di festa in città: canti e brindisi fanno da scenografia, mentre le fisarmoniche intonano le classiche canzoni alpine.






Non mancano in città le biciclette storiche, vestite con tricolori e capelli alpini. La giornata riprenderà alle 16.30, dopo il concerto in Casa Fenzi, con l’accensione del Tripode in piazza IV Novembre, con i tedofori provenienti dai 4 siti delle Medaglie d’oro sezionali. Ci sarà poi la deposizione della corona e la resa degli onori ai caduti.


Ore 10.30. La cerimonia dell’alzabandiera è ufficialmente conclusa con le autorità che a breve si recheranno in visita alla mostra dedicata al centenario della sezione allestita a Palazzo Sarcinelli. Immancabile anche il mezzo di Savno allestito per l’occorrenza con il cappello alpino. L’azienda garantirà la pulizia di tutte le aree interessate dall’adunata.


Ore 10.15. Le autorità si predispongono per la resa agli onori di fronte al vessillo di Conegliano, sempre sulle note della Fanfara alpina della città. Mentre la “voce alpina” Nicola Stefani ha invitato il pubblico a visitare le diverse mostre sugli Alpini dislocate in città.


Ore 10.05. In via Carducci è arrivato anche il “Tandem per la solidarietà”, simbolo del viaggio condiviso tra le province di Piacenza e Treviso. Si tratta del 46esimo tandem donato a ragazzi con autismo e disabilità. Presenti alla cerimonia i rappresentanti del Comune di Piozzano e della Nostra Famiglia di Conegliano, oltre a numerosi sindaci della Marca. “Il dono degli Alpini è frutto di un cuore grande” hanno commentato dalla Nostra Famiglia, che ha ricevuto il “tandem tricolore”.


Ore 10.00. La cerimonia è ufficialmente iniziata con l’issata del Tricolore e della bandiera di Conegliano, alla presenza di numerose autorità civili, religiose e militari. A precedere l’alzabandiera, il passaggio delle autorità alpine della sezione Ana di Conegliano insieme al sindaco Fabio Chies.


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(Autore: Redazione Qdpnews.it. Collaborano Francesco Bruni e Mihaela Condurache)
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