Un nuovo robot per la Chirurgia: “Qui un centro specializzato nel ginocchio”

Precisione millimetrica, recuperi più rapidi e interventi sempre più personalizzati: è questa la nuova frontiera della chirurgia ortopedica all’ospedale “Santa Maria dei Battuti” di Conegliano, dove nel reparto di Ortopedia diretto dal dottor Claudio Melchior è stato introdotto il sistema di chirurgia robotica assistita “Velys”, uno dei più avanzati nel panorama medico internazionale e l’unico di questo tipo in dotazione a un ospedale pubblico italiano.

Il nuovo dispositivo consente di eseguire interventi di protesi di ginocchio con un livello di accuratezza senza precedenti, grazie alla capacità di adattarsi in tempo reale all’anatomia del paziente. Tra i vantaggi principali: minor rischio di complicanze, tempi di recupero più brevi e una migliore qualità di vita post-operatoria.

Il direttore Melchior all’opera

All’inaugurazione odierna ha partecipato, oltre al direttore del reparto e al direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Questo è un investimento unico – commenta Zaia –, oggi possiamo dire che facciamo interventi su misura con un robot che ha molta precisione, questo è il futuro e iniziamo un percorso che porterà alla realizzazione di un centro del ginocchio direttamente qui a Conegliano”.

Il sistema unisce navigazione computer-assistita e controllo robotico attivo, sfruttando sensori di ultima generazione e una mappatura tridimensionale dinamica dell’articolazione, che elimina la necessità di esami TAC pre-operatori. Il risultato è una protesi su misura, calibrata sulle caratteristiche anatomiche e funzionali di ciascun paziente, in grado di garantire maggiore comfort, durata e stabilità dell’impianto.

L’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia di Conegliano – Vittorio Veneto esegue ogni anno in media circa 180 interventi di protesizzazione di ginocchio, confermandosi un punto di riferimento nella cura dell’artrosi e nella chirurgia articolare di alta specializzazione.

“Questo diventerà un punto di riferimento per tutta l’Ulss 2 – aggiunge Benazzi – e permetterà di portare pazienti anche da altre sedi dell’azienda sanitaria. I tempi di riabilitazione si riducono, oltre a migliorare la precisione dell’incisione”.

Il robot è per ora in affitto all’Ulss 2 per un anno al costo di 140 mila euro, con l’azienda sanitaria che lo acquisterà alla fine di questo periodo.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Related Posts