“Prima sparisce la lista civica, poi la lista Zaia, e adesso pure il mio nome dal simbolo. Prendo atto che sono un problema”. Luca Zaia a margine della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Venezia non ha nascosto l’amarezza per le scelte della maggioranza in vista delle prossime elezioni regionali. Il governatore, alla sua terza legislatura e ancora capace di attrarre consensi trasversali che però il centro destra non sembra voler sfruttare appieno.
Tono calmo (come sempre) ma parole che pesano. “Sicuramente Stefani ha tutto il mio sostegno – ha detto Zaia riferendosi al candidato governatore del centrodestra, il leghista Alberto Stefani – però è pur vero che di necessità faremo virtù. Troveremo una soluzione”.
Quando gli chiedono se il “problema” sia lui per gli alleati o per una parte della Lega, la risposta è diretta: “Per il mio partito penso proprio di no. Ma posso dirvi una cosa: non è mai accaduto in un Paese che si vieti a una persona di usare il proprio nome in campagna elettorale. Se me ne trovate uno, vi offrono la cena (scherza ndr)”.
Poi, con il tono fatalista che spesso lo accompagna, Zaia parla di futuro e di una sua possibile carriera da Ministro, citando Seneca e il suo libro “Fa presto va Piano”: “La vita non è breve, è l’uomo che la rende breve. Io credo che una persona debba impegnarsi fino alla fine rispetto agli impegni che si è preso. Un anno fa ho rinunciato a un seggio sicuro in Europa proprio per questo”.
Le voci di un futuro a Venezia, a Roma o perfino ai vertici dell’Eni o del Coni lo fanno sorridere: “Leggo di tutto, ma staremo a vedere. Qualcosa accadrà. Sono sempre pronto a sorprendere: pensate alle Olimpiadi, non ci credevate”.
E con Salvini? “Piena sintonia”, assicura. “La candidatura di Stefani va benissimo, è un ragazzo in gamba, lo conosco da sempre. Garantisce ai veneti la continuità rispetto a un’amministrazione che ha vinto per quindici anni”.
Ma l’affondo arriva subito dopo, parlando delle civiche: “È una scelta del tavolo nazionale, prendo atto e non discuto. Certo, non posso non notare che il mio cognome sembri un problema per qualcuno. Vedremo di farlo diventare reale”. Sul suo futuro da capolista non si sbilancia: “Sto valutando. Nulla è deciso. Troverei scorretto annunciare cose che poi non si avverano”.
(Autore: Simone Masetto)
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