È stata una Lectio magistralis del professor Roberto Castaldo, docente di informatica all’Isis Europa di Pomigliano d’Arco, a dare il via un project work sull’Intelligenza artificiale generativa a scuola e al lavoro, che coinvolgerà, durante l’intero anno scolastico, quindici studenti e altrettanti professori del Collegio vescovile Pio X, guidati dallo stesso Castaldo.
Si tratta di un percorso inserito nella formazione scuola-lavoro per gli studenti del triennio delle superiori dell’Istituto, volto a fornire strumenti concreti affinché i ragazzi padroneggino l’Intelligenza artificiale, esplorandone le possibilità di supporto allo studio, anziché adeguarsi a un utilizzo passivo e non ragionato, costruendo insieme un modello di innovazione didattica che sappia coniugare tecnologia e umanesimo.
Il professor Castaldo, che supervisionerà i lavori durante tutto il laboratorio, nella mattinata di lunedì 20 ottobre, è intervenuto, davanti a una platea di studenti del triennio, sul tema “Da utenti a pionieri: padroneggiare l’intelligenza artificiale generativa per un apprendimento consapevole”.
La sfida, come ha chiarito il professore, è quella di utilizzare “ChatGpt e gli altri chatbot di Ia generativa come palestra di pensiero”. Il professore ha messo in guardia i ragazzi dal rischio del “copia-incolla” di risposte generate da Ia, ne ha evidenziato i Bias, gli errori dovuti a delle storture presenti nei dati con cui l’Ia è stata addestrata, ma soprattutto ha fornito strumenti concreti per imparare a usare l’Intelligenza artificiale generativa a proprio vantaggio, con consapevolezza, per favorire il ragionamento e il pensiero critico.
Castaldo è anche coordinatore di una rete di oltre 80 colleghi docenti su tutto il territorio nazionale che promuovono il Manifesto e il Codice etico per l’intelligenza artificiale generativa, che si basa su tre pilastri fondamentali riportati agli studenti: trasparenza (dichiarare sempre quando si utilizza un’Ia, verifica (l’Ia commette errori) e crescita (usare l’Ia per imparare e non per evitare di imparare).
Calorosa è stata l’accoglienza da parte dei ragazzi, che hanno partecipato con coinvolgimento e sono intervenuti nel dibattito sorto dalla lezione.
A sottolineare l’importanza di questa iniziativa è stato il preside delle scuole superiori, Francesco Cianci, che si è rivolto ai ragazzi con un monito: “C’è una rivoluzione in corso, e se non vogliamo essere spettatori passivi, dobbiamo imparare a padroneggiare la tecnologia e a utilizzarla per ampliare il proprio punto di vista, mantenendo centrale il valore dell’autenticità, della responsabilità e delle relazioni umane”.
(Autore: Dplay)
(Foto: Collegio vescovile Pio X)
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