Nel 2019, Conegliano ha segnato un punto di svolta nel proprio percorso turistico: quello che un tempo era percepito come un breve passaggio in transito, si è trasformato in una vera destinazione culturale. Secondo i dati ufficiali, la visita alla Sala dei Battuti ha registrato un incremento del 58 % delle presenze rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi le 14.000 visite nel corso dell’anno.
In parallelo, la Palazzo Sarcinelli – che sorge in via XX Settembre, nel cuore del centro storico – è tornato a essere un vero punto di riferimento per la scena culturale cittadina, grazie alle mostre di rilievo che hanno richiamato visitatori da fuori.


La Sala dei Battuti è un ambiente che unisce storia, arte e suggestione in un modo raro: si tratta di una sala della confraternita dei Battuti, databile ai secoli XIV–XVI, decorata con un ricco ciclo di affreschi di artisti come Francesco da Milano e Ludovico Toeput detto “Pozzoserrato”. Il suo fascino sta non solo nell’arte visibile, ma nella posizione stessa: inserita tra i palazzi della Contrada Granda lungo la via XX Settembre, svela la città “da dentro”.
Palazzo Sarcinelli ha saputo intercettare l’interesse per mostre di qualità, diventando uno spazio espositivo moderno inserito in una struttura storica. È stato apprezzato il ritorno all’arte come cuore pulsante del centro cittadino, una scelta sottolineata dall’amministrazione comunale. In questo modo, il turismo culturale ha trovato a Conegliano un terreno fertile.
La crescita non è frutto del caso: la città stessa ha iniziato a giocare la carta del patrimonio culturale come motore di attrazione. Il fatto che Conegliano sia formalmente la “porta” delle Colline del Prosecco Conegliano e Valdobbiadene UNESCO contribuisce a dare un contesto di valore all’offerta turistica.
Questo significa che il visitatore non arriva solo per il vino o il paesaggio, ma per vivere un centro cittadino che ha una storia da raccontare, musei e sale espositive da esplorare, e arte “accessibile” nel vero senso della parola.
Entrare in città e trovarsi davanti alla Sala dei Battuti significa imbattersi in un’esperienza fuori dall’ordinario: l’affaccio sugli affreschi, il soffitto ligneo a capriate, gli scorci della Contrada Granda. Significa camminare in una via che è storia viva. Allo stesso modo, scegliere di visitare Palazzo Sarcinelli vuol dire accedere a una mostra importante, spesso allestita in un edificio che custodisce il proprio fascino rinascimentale.
La combinazione tra apertura degli spazi e la spinta di eventi culturali ha favorito l’afflusso.
Se il cuore della città è già pronto a ricevere chi ama l’arte e la cultura, ora si tratta di consolidare e ampliare l’offerta. Progetti come quello della “sala immersiva” al Palazzo Sarcinelli sono un esempio di come Conegliano non intenda fermarsi.
Per il visitatore ciò significa che prenotando una visita, scegliendo magari periodi meno affollati o combinando più tappe, si potrà scoprire una città sorprendente, con qualità, atmosfera e autenticità.
Se stai pensando a una gita culturale nel Veneto che esca dal circuito più battuto, Conegliano rappresenta una scelta intelligente. In città si respira la voglia di fare della cultura un’occasione di scoperta, e non solo di transito.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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