Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficializzato l’apertura dello sportello 2025 per richiedere un contributo per l’installazione di colonnine di ricarica di veicoli elettrici: c’è tempo fino al 27.05.2025.
L’edizione 2025 del cosiddetto “bonus colonnine domestiche” è stata promossa dal MIMIT attraverso il D.D. 9.12.2024 che ha dato attuazione al D.P.C.M. 4.08.2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 4.10.2022, Serie Generale, n. 232, nel quale sono stati istituiti gli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti e delle infrastrutture di ricarica per quelli elettrici.
La misura è rivolta alle persone fisiche residenti in Italia e ai condomìni e consiste in un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e di installazione dei caricatori di veicoli alimentati ad energia elettrica (come, ad esempio, colonnine o wallbox).
Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali di cui agli artt. 1117 e 1117-bis c.c.
Le domande possono essere presentate – utilizzando la piattaforma informatica disponibile online sul portale di Invitalia – da chi ha acquistato e installato l’infrastruttura di ricarica nel periodo dal 1.01.2024 al 31.12.2024. Lo sportello per la concessione e l’erogazione del contributo è stato aperto il 29.04.2025 e lo rimarrà fino alle ore 12:00 del 27.05.2025.
Sono ammissibili al contributo le spese (eseguite con forme di pagamento tracciabile) che comprendono: l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica (comprese le spese per l’installazione delle colonnine, per gli impianti elettrici, per le opere edili strettamente necessarie e per gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio); le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi; i costi per la connessione alla rete elettrica, tramite l’eventuale attivazione di un nuovo POD (point of delivery).
Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica devono: essere acquistate e installate nuove di fabbrica, avere una potenza standard, essere state collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari, essere state realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità.
Invitalia, soggetto gestore della misura, procede allo svolgimento di controlli a campione sulle richieste di contributo disposti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per verificare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dai soggetti richiedenti; tali controlli possono consistere in accertamenti d’ufficio, così come in verifiche ed ispezioni in loco.
In caso di esito negativo dei controlli successivi all’erogazione dei contributi (per falsità delle dichiarazioni rese o per irregolarità della documentazione prodotta nel corso di tutto il procedimento amministrativo), gli stessi contributi possono essere revocati e ciò comporta per il soggetto beneficiario l’obbligo di restituzione entro 60 giorni dalla comunicazione del provvedimento di revoca.
(Autore: Michele Orlando – Sistema Ratio)
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