La Società italiana di medicina ambientale (Sima) durante la prima conferenza internazionale di medicina ambientale in collaborazione con l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara ha lanciato l’allarme sulla riduzione delle produzioni agricole per colpa delle guerre e dei cambiamenti climatici e sul conseguente rialzo dei prezzi dei generi alimentari.
Si stima che rispetto a 30 anni fa in Europa si siano persi in media annualmente 69 milioni di tonnellate di cereali, 40 milioni di frutta e 39 milioni di verdura; a pesare sono le ondate di calore e la siccità. In Ucraina, per colpa della guerra, dal 2022 al 2023 c’è stato un calo del 35% per il grano e del 10% per i semi e l’olio di girasole.
Di conseguenza nel biennio 2022 -2023 in Italia la pasta è rincarata del 30,7%, farina e cereali del 25,9%, il riso del 43,6%, l’olio di semi del 45,8%.
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli
Foto: archivio Qdpnews.it
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