Al “Tenni” va in scena un monologo biancoceleste. In un’atmosfera anestetizzata per il lutto della Curva, la squadra di Gorini archivia la pratica San Luigi in 70 minuti. Apre Beltrame, poi si scatena il veterano Scotto.
Un Treviso cinico, solido e a tratti straripante domina la 15^ giornata contro il San Luigi, regalando ai 1100 del “Tenni” una prestazione maiuscola. Il 4-0 parziale fotografa perfettamente il divario tecnico visto in campo, con un Luigi Scotto in stato di grazia, autore di una tripletta che lo proietta a quota 11 reti stagionali.
Un clima particolare
Il pomeriggio si apre con un velo di commozione. Dopo il minuto di silenzio per Nicola Pietrangeli, lo stadio assiste a una partita dal sapore agrodolce per il tifo organizzato: la Curva Di Maio resta in silenzio per tutti i 90 minuti in memoria di Maurizio Pestrin, lo storico “Istrana”. Niente cori, solo il rumore del calcio giocato.
Primo tempo: Beltrame apre, Scotto raddoppia
Il Treviso parte subito forte, aggressivo su ogni pallone. Già al 2′ Brigati spaventa la retroguardia ospite, ma è all’8′ che la gara si sblocca: Perin, con la tranquillità di un veterano, pennella un assist perfetto per l’inserimento di Beltrame, che di piatto non perdona. 1-0.
Il San Luigi prova a reagire timidamente, ma lascia praterie. Al 19′ Scotto si vede fermare a tu per tu con il portiere per fuorigioco, ma è il preludio al raddoppio. Al 22′, Scotto viene trattenuto vistosamente in area da Caramelli (ammonito): dal dischetto il numero 9 è glaciale. 2-0. Nonostante il doppio svantaggio, gli ospiti hanno un sussulto d’orgoglio tra il 26′ e il 27′: prima Villanovich impegna De Franceschi, poi il portiere trevigiano compie un vero miracolo su un colpo di testa ravvicinato di Crosara, mantenendo la porta inviolata in un momento cruciale. Il primo tempo si chiude con un certo nervosismo, con Salvi bersagliato dai falli avversari (ammoniti Montestella e Abdulai per interventi duri su di lui).
Secondo tempo: Scotto show
La ripresa si apre con un cambio per Gorini: fuori Fragnelli (ammonito), dentro Guerriero. Il copione non cambia. Il Treviso gestisce e colpisce. Al 19′ arriva il tris: su calcio d’angolo, il portiere ospite Corbatto valuta male l’uscita, permettendo a Scotto di incornare comodamente il 3-0. Il San Luigi crolla psicologicamente e al 25′ confeziona il regalo finale: Crosara sbaglia un disimpegno servendo involontariamente un assist d’oro a Scotto nel cuore dell’area. Per il bomber è un gioco da ragazzi siglare il 4-0 e portarsi a casa il pallone della partita.
Le voci post- gara
A fine gara, il volto del “Man of the match” Luigi Scotto è sereno ma determinato. Il bomber dedica subito il pensiero alla squadra e all’ambiente: “Inizio ringraziando compagni, staff e società. Uno fa i gol, ma il merito è della squadra che mi mette in condizione di segnare e, soprattutto, mi sopporta, perché so che non è facile!” sorride il capitano. “La dedica? Oggi c’era la mia famiglia allo stadio, mi portano bene. I gol sono per i miei figli e per mia moglie. È bello giocare con questo cognome sulle spalle, sento la responsabilità e lo dedico a loro”.


Sulla partita e il momento chiave: “Le gare sembrano semplici solo quando le sblocchi subito. Venivamo da una sconfitta dove meritavamo il pari e in cui non ero riuscito ad aiutare la squadra. Oggi siamo stati bravi e cinici. Il gol all’inizio ci ha dato serenità e la partita si è messa sui binari giusti, a differenza di altre volte dove la prestazione c’era ma faticavamo a segnare”.
Il pensiero per “Istrana” e il silenzio della Curva: “Sapevamo che era venuto a mancare un tifoso storico. Siamo andati in campo anche per lui e, come squadra, dedichiamo questa vittoria a Maurizio. Il silenzio si sentiva, ma non ci hanno mai fatto mancare il supporto. Spero di vedere presto lo stadio ancora più pieno e luminoso, perché questa squadra, la dirigenza e la città di Treviso lo meritano”.
Obiettivo campionato e mercato: Scotto non si nasconde dietro a frasi di circostanza: “Ho 35 anni, ma la fame di vincere prevale su tutto. Sono venuto a Treviso con un obiettivo preciso: vincere il campionato. I gol personali fanno piacere, ma conta il traguardo collettivo. Qui c’è una società, uno staff medico, magazzinieri e persone che lavorano dietro le quinte con una passione allucinante. Voglio vincere per loro”. E sulle voci di mercato chiude secco: “Non ho ricevuto chiamate e non mi interessano. Sto bene qui. L’unica difficoltà è la lontananza dalla famiglia, che fa tanti sacrifici per me, ma per il resto non mi manca nulla. Resto concentrato sull’obiettivo”.
Soddisfatto anche il tecnico Edoardo Gorini, che spiega la chiave tattica del match, affrontato con un assetto più dinamico (un 4-3-2-1 tendente al tridente puro): “È stata una scelta precisa. Sapevamo che il San Luigi sarebbe venuto qui per chiudersi e ripartire. Ho cercato di sfruttare le caratteristiche di un attacco più agile e veloce, ed è andata bene. Sbloccarla subito è stato fondamentale: contro squadre così chiuse rischi di innervosirti se non segni presto. Invece l’abbiamo incanalata subito e nel secondo tempo siamo stati bravi a chiuderla”.


Sulla reazione post-Conegliano e il titolo d’Inverno: “La sconfitta di Conegliano ci ha dato più fame. Era stata immeritata e la squadra aveva voglia di riprendersi subito i punti lasciati per strada. Il titolo d’Inverno fa piacere, ma mancano ancora due partite alla sosta e dobbiamo restare concentrati per recuperare energie in vista del ritorno”. Sulla situazione portieri e l’infortunato: Gorini elogia il gruppo, capace di mandare in gol 13 marcatori diversi per un totale di 26 reti: “È un bel dato, significa che tutti partecipano alla manovra offensiva”. Rispondendo all’assenza del titolare, ha chiarito: “Rok Vadjunec ha un problema alla rotula infiammata, abbiamo fatto questa scelta di tenerlo a riposo per recuperarlo pienamente in settimana”. Allo stesso tempo ha lodato la prova del giovane sostituto: “Leonardo De Franceschi ha fatto un’ottima partita. È un ragazzo serio e affidabile, sono contento per lui, ma deve continuare a lavorare con questo spirito”.
(Autore: Francesco Bruni)
(Foto e video: Francesco Bruni)
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