“Uragano” Artioli: sotto la pioggia del Tenni, un mancino da sogno regala al Treviso FBC la vittoria più pesante

Davanti ad uno Stadio Tenni bagnato, ma calorosissimo, con più di 2000 spettatori accorsi per il primo vero big match stagionale, il Treviso FBC conquista una vittoria pesantissima contro il Cjarlins Muzane. Una prodezza balistica di Filippo Artioli nella ripresa decide una sfida intensa e combattuta, regalando ai biancocelesti tre punti che valgono il consolidamento della vetta del Girone C e confermando la solidità e la maturità della squadra di mister Edoardo Gorini.

L’atmosfera era quella delle grandi occasioni, con la tribuna arricchita anche dalla presenza dell’ex storico biancoceleste William Pianu. Il Treviso, capolista con un solo punto di vantaggio, ha risposto presente alla chiamata, superando l’unico avversario ancora imbattuto del campionato.

Già alla vigilia, Mister Gorini aveva caricato l’ambiente: “Sarà una gara importante, sentiamo che la gente ci crede e ci aspettiamo davvero tanti tifosi allo stadio… Affrontiamo il Cjarlins, una squadra solida che finora non ha mai perso. Serviranno umiltà, spirito di sacrificio e la capacità di lottare su ogni pallone.” I suoi ragazzi hanno onorato la richiesta.

La cronaca

La partita si apre sotto una pioggia fitta, trasformando il Tenni in un campo di battaglia tattico. Il primo tempo è un vero e proprio scontro di nervi, con le due squadre che si studiano a lungo. Sebbene il Cjarlins (Mister Zironelli, costretto a fare i conti con alcune assenze) gestisca maggiormente il possesso palla, le occasioni più nitide capitano al Treviso, che cresce con il passare dei minuti. Il primo squillo porta la firma di Beltrame al 12’ con una conclusione da fuori. L’unico vero sussulto si registra al 47’, in pieno recupero, quando Perin svetta su calcio d’angolo e costringe l’estremo difensore friulano Basso alla prima grande parata del match, deviando il colpo di testa diretto all’incrocio. Si va al riposo sullo 0-0, con il Treviso in chiara crescita psicologica.

Il secondo tempo è tutt’altra storia. Il Treviso rientra in campo propositivo: al 5’ Brigati tenta un tiro-cross insidioso che impegna severamente il portiere friulano in una parata spettacolare in angolo. Dopo una risposta del Cjarlins con un debole tiro di Benomio e una conclusione rasoterra di Fusco (attentamente parata da Vadjunec), il momento chiave arriva al 21′.

La magia che sblocca il match porta la firma di Filippo Artioli. Il centrocampista biancoceleste riceve defilato sulla sinistra, rientra sul mancino e lascia partire un tiro a giro perfetto che si insacca all’incrocio dei pali. L’1-0 fa esplodere i 2000 del Tenni.

Sulle ali dell’entusiasmo, i padroni di casa continuano a spingere: Fedato sfiora il raddoppio di testa e serve un ottimo pallone a Petrovic che calcia alto da buona posizione. Nel finale, il Treviso controlla con lucidità, abbassando il ritmo e chiudendo gli spazi. L’ultima emozione è il brivido al 96’ quando Glamocanin sfiora il clamoroso pareggio con un colpo di testa che termina di poco sopra la traversa. Dopo sei minuti di recupero, il triplice fischio sancisce la vittoria del Treviso per 1-0.

Voci dal Tenni: consapevolezza e spirito collettivo

Filippo Artioli (Autore del gol decisivo) Il match winner ha espresso la sua gioia in conferenza: “È stata una forte sensazione liberatoria, perché sto attraversando un periodo particolare. Il lavoro ripaga sempre. Devo dire che mi è venuto un bel tiro, un bel gol. Ma l’importante è la squadra: sono contento in primis per la società. Arrivare a fare tre punti contro la diretta rivale in una cornice di pubblico come questa, dà consapevolezza a tutti.” Artioli, che ha dedicato il gol al papà Enrico nel giorno del suo compleanno, ha poi sottolineato l’importanza del collettivo e della fase difensiva: “L’importante è non prendere gol. Siamo stati quadrati dietro… il collettivo fa sempre la differenza sul singolo.”

Edoardo Gorini (Allenatore Treviso) Mister Gorini ha voluto subito dare merito allo spirito dei suoi: “Va dato merito ai ragazzi di aver interpretato bene la partita, con questo spirito, con questa voglia di lottare e di aiutarsi, si va lontano. Tanta roba. Diamo merito anche ad Artioli di essere entrato, di aver lottato e fatto quello che gli ho chiesto.” Il tecnico ha definito il campionato “molto difficile”, dove tutti giocano la partita della vita contro il Treviso. Riguardo la classifica, ha ammesso: “Se avessero detto all’inizio che dopo 10 partite eravamo a questo punto avrei firmato col sangue, proprio perché è una squadra nuova.” Gorini ha anche omaggiato Giovanni Galeone, esprimendo grande ammirazione per il suo modo “molto avanti” di esprimere un calcio offensivo.

Mauro Zironelli (Allenatore Cjarlins Muzane) L’allenatore ospite ha aperto la conferenza con un toccante ricordo del suo maestro, Giovanni Galeone, scomparso in giornata, descrivendolo come un “grande personaggio” e un punto di riferimento personale e professionale. Riguardo la sconfitta, Zironelli ha complimentato i suoi per l’impegno: “Abbiamo fatto tutto il possibile di quello che era possibile fare. Abbiamo tenuto la partita aperta fino al 96º, quindi complimenti alla squadra perché più di così, per come eravamo messi [assenti per infortuni e squalifiche], non si poteva fare.” Ha minimizzato l’impatto del risultato sulla classifica finale, ribadendo che l’obiettivo è recuperare i giocatori in vista del prosieguo del campionato.

(Autore: Francesco Bruni)
(Foto: Francesco Bruni)
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