Durante la prima conferenza di presentazione per la candidatura di Marco Rizzo alla presidenza della Regione Veneto, ieri lunedì all’Hotel Crystal di Preganziol, l’attenzione è andata a tutti coloro che non vanno più a votare, perché “anche giustamente si sono stancati di dare una preferenza inutile a persone che fanno il contrario di quello che dicono” ha affermato il leader di DSP, che ha aggiunto: “Serve ridare dignità alla politica. Il Veneto viene schiacciato da multinazionali straniere che, con il consenso dello Stato prendono le sue eccellenze, dall’agricoltura, all’industria e le dilapidano, rubando agli imprenditori, agli artigiani e ai lavoratori per dare all’alta finanza che non ha mai mosso un dito per creare quella ricchezza”.


Numerose le proposte del candidato di Democrazia Sovrana e Popolare a Palazzo Balbi: “Faremo quello che diciamo è il nostro slogan – ha spiegato Rizzo -: non tradiremo mai i Veneti, come hanno fatto, insieme, destra e sinistra. Anche per questo abbiamo il vincolo di mandato per tutti i nostri candidati che hanno firmato il programma.
“Vogliamo inoltre che i Veneti siano finalmente padroni a casa loro. Siamo per il riconoscimento istituzionale del referendum sull’autonomia del 2017, l’abolizione della quota regionale di tassazione per le spese militari e la bandiera veneta da affiancare a quella italiana in sostituzione di un vessillo inutile, quello europeo, oggi simbolo di morte e di riarmo, che non significa niente e non rappresenta nessuno se non gli affaristi di destra e di sinistra”.
“Vogliamo ridurre del 10% di ogni tassa nel quinquennio della prossima consiliatura – ha proseguito Rizzo -. Siamo per sburocratizzare con l’autocertificazione ogni pratica e ciascun documento che vessa i cittadini attraverso una burocrazia dannosa. Tra le misure economiche stiamo studiando un salario minimo regionale con integrazione pubblica, aiuti corposi alle piccole e medie imprese, l’abolizione effetti direttiva Bolkestein, un’apposita quota dazi per rimborsare le imprese, cuore della produzione, a spese della Regione. Sul piano sanitario, vogliamo detassare gli stipendi di medici e di infermieri restituendo la sanità a chi cura e togliendola dalle mani dei privati che speculano. Importante nel nostro programma è l’attenzione al sociale. Vogliamo aumentare gli aiuti alle famiglie che hanno persone non autosufficienti o con disabilità. Nessuno deve rimanere indietro”.
“La nostra proposta di protezione e di dignità vuole l’incremento delle pensioni per gli invalidi civili. Il nostro obiettivo – conclude Rizzo – è aumentarle (74/99% di invalidità) ad 800 euro e a 1200 euro (100% di invalidità), con una integrazione regionale valida almeno per due anni e con la richiesta di ‘esportare’ questo criterio in tutta la nazione”.
Fitto, infine, il capitolo della sicurezza: “Tutti coloro che delinquono, con condanna in primo grado, recuperano con lavoro coatto ogni prestazione ricevuta dallo Stato sociale, dalle case popolari, agli asili e ai sussidi, mentre gli Immigrati clandestini devono essere sottoposti a Daspo regionale” ha affermato il candidato.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Mihaela Condurache)
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