Il bagliore della “Superluna del Castoro” incanta tutti: spettacolo tra mito e scienza

La superluna “adagiata” sul Duomo di Pieve di Soligo

La Superluna del Castoro, ovvero il plenilunio di novembre durante il quale la Luna si trova nel punto della sua orbita più vicino alla Terra, è sicuramente uno degli spettacoli celesti più affascinanti dell’anno.

Il termine Superluna descrive una Luna piena che coincide con il perigeo, cioè il punto in cui la Luna è più vicina alla Terra nella sua orbita ellittica.

Il nome “del Castoro” (in inglese Beaver Moon) deriva invece da una tradizione dei popoli nativi americani. Novembre era infatti il mese in cui i castori preparavano le dighe e le tane per l’inverno, così il plenilunio di novembre fu associato a questo animale.

Il momento clou di quest’anno per osservare la Superluna è stato ieri, mercoledì, intorno alle 14.00, quando nei cieli di tutto il mondo si è verificato lo spettacolo più luminoso e grande degli ultimi 6 anni.

Ma anche oggi, giovedì, il fenomeno è ben visibile, specialmente al tramonto e nelle ore successive. Gli astronomi stimano che la Luna, soprattutto ieri, sia apparsa circa il 7-10% più grande e fino al 25-30% più luminosa di una Luna piena “normale”.

Un altro nome del fenomeno che abbiamo tutti sotto gli occhi in queste ore, era “Luna del Cacciatore“, dato che chi, in altri tempi, affidava la propria vita al ritmo degli astri: in quei particolari giorni, infatti, era possibile cacciare di notte grazie alla luce generata dal Satellite.

Oggi tuttavia sappiamo che si tratta di un’illusione ottica, che avviene quando la Luna, in fase di piena, si posiziona nel perigeo, ovvero il tratto della sua orbita più vicino alla Terra. Come è stato appunto ieri: tra le 14.19 e le 14.20 (ora italiana) la Luna è stata piena, mentre alle 23.27 ha raggiunto il perigeo.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Qdpnews.it)
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