Il 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, dedicato alla cura e alla valorizzazione dei luoghi italiani più amati, si chiude con 2.316.984 voti raccolti, una straordinaria espressione di coinvolgimento attivo e coesione sociale; la conferma che il programma, promosso da FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo, rappresenta il più importante ed efficace strumento di partecipazione diretta dei cittadini alla tutela del patrimonio del Paese.
All’adesione delle singole persone si è accompagnata infatti quella delle comunità: 196 registrate in tutta Italia, sotto forma di associazioni e comitati spontanei, ma anche Comuni e Parrocchie. Gruppi radicati sui territori, che hanno scelto il censimento del FAI per esprimere l’attaccamento ai luoghi, insieme all’urgenza di proteggerli e valorizzarli, riconoscendone in tal modo il valore identitario. In questa edizione sono ben 221 i luoghi – mai così tanti – ad aver superato la soglia minima di 2.500 voti che garantisce la possibilità di partecipare al Bando, aperto da oggi all’11 settembre, per sostenere progetti di restauro e valorizzazione culturale.
A vincere l’edizione 2024 del censimento con 72.050 voti è il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (Asti), provincia per la prima volta sul gradino più alto del podio: un luogo strettamente legato alla figura di Don Bosco, che lo acquistò nel 1877 salvandolo dall’abbandono. I voti sono stati raccolti non soltanto sul territorio, ma anche nelle scuole salesiane in vari Paesi del mondo. Al secondo posto la Fontana Antica di Gallipoli (Lecce), 62.967 segnalazioni, uno degli emblemi culturali della città, per la quale si sono unite numerose realtà del territorio. In terza posizione si è classificata la Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro, una frazione di Lerici (La Spezia) in cui la piccola ma tenace comunità si è mobilitata e riunita per proteggere il proprio patrimonio culturale riuscendo a raccogliere 47.012 voti.
I tre vincitori nazionali avranno diritto, rispettivamente, a 70 mila, 60 mila e 50 mila euro, a fronte della presentazione al FAI di concreti progetti di restauro o valorizzazione culturale. Anche i luoghi che non hanno vinto, ma hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti, potranno aspirare al contributo – che sale fino a 50 mila euro – candidando un progetto al Bando.
Questi i risultati dei luoghi veneti che hanno partecipato al censimento.
Complesso Santa Croce di Campese (Bassano del Grappa), primo nella classifica veneta e quarto in quella nazionale con 42.190 voti.
Castello di Feltre, secondo nella classifica veneta e tredicesimo nella nazionale con 22.316 voti.
Giardino Salvi di Vicenza, terzo e diciassettesimo con 20.196 voti.
Ex Complesso di San Tomaso a Vicenza, quarto e 65esimo con 6.882 voti.
Ponte della Vittoria di Belluno, quinto e 76esimo con 6.448 voti.
Casa natale di San Pio X a Riese Pio X, sesto e 108esimo con 4.913 voti.
Torre campanaria di Santa Sofia (Lendinara, Rovigo), settimo e 164esimo con 3.512 voti.
Chiesa di Santa Lucia ex parrocchiale di Biadene (Montebelluna), ottavo e 206esimo con 2.700 voti.
Ed ecco un po’ di approfondimenti per i siti trevigiani e bellunesi:
Castello di Feltre
Meglio noto come “di Alboino”, il Castello di Feltre fu costruito intorno a una preesistente torre di avvistamento romana, pare per volere del re longobardo Alboino. Posto in cima al colle e un tempo completamente cinto da mura con quattro torri angolari, sovrastava il centro abitato, simbolo del potere del vescovo conte sulla comunità feltrina. Durante il XIV secolo ospitò guarnigioni militari sotto diversi signori, tra cui gli Scaligeri e gli Asburgo. Dopo l’incendio del 1510, la comunità si riappropriò per un breve periodo dell’edificio, trasformando il salone principale in sede del Consiglio della Comunità, abbellito con affreschi. Anche dopo la fine dell’uso militare, il “Campanon” del castello continuò a scandire la vita cittadina, mentre l’orologio regolava il commercio. Il bene, che necessita di restauri urgenti, è sostenuto dal Comitato “Il Castello di Feltre Luogo del Cuore FAI”, che ha promosso la raccolta voti al dodicesimo censimento del FAI. Tra gli interventi richiesti ci sono la riparazione del tetto, il miglioramento degli accessi e la valorizzazione del verde pubblico. Anche i volontari del Gruppo FAI di Feltre e del Gruppo FAI Giovani di Belluno hanno sostenuto la candidatura di questo luogo al censimento.
Ponte della Vittoria, Belluno
Simbolo del capoluogo dolomitico, il Ponte della Vittoria è il risultato di un lungo processo progettuale che ha preso forma dopo la distruzione del precedente ponte in ferro, fatto saltare dagli italiani durante la ritirata del 1917. Nel 1923 l’ingegnere Eugenio Miozzi presentò il progetto di un ponte in cemento armato, largo 7,20 metri e lungo 98 metri, con una sola campata. Le decorazioni furono affidate all’artista Riccardo Alfarè, che utilizzò cemento lavorato per dare l’aspetto di pietra. Tra i dettagli decorativi si possono notare i medaglioni con il Leone di San Marco e le strofe della Canzone del Piave, a simboleggiare la vittoria della prima Guerra mondiale. Il ponte fu inaugurato da Re Vittorio Emanuele III nel maggio del 1926, pur non essendo ancora completato. L’opera fu definitivamente collaudata nel 1928. Situato nel quartiere di Borgo Piave, storico porto fluviale della Serenissima, il ponte è un monumento che merita una valorizzazione adeguata. L’Associazione “Borgo Piave ETC aps”, attiva dal 2020, promuove la valorizzazione di questo patrimonio e ha sostenuto la raccolta voti al dodicesimo censimento del FAI, supportata anche dai volontari FAI di Belluno: l’obiettivo è quello di un recupero complessivo, che comprenda il consolidamento strutturale, la pulizia e il ripristino delle decorazioni mancanti, oltre alla revisione dell’illuminazione.
Casa natale e Museo di San Pio X
Il complesso, situato all’interno del centro abitato di Riese di Pio X e visitato ogni anno da oltre 15 mila persone, ricorda la figura di San Pio X (Giuseppe Sarto, nato a Riese nel 1835), papa dal 1903 al 1914. È costituito da tre edifici: Casa Maggion, la Casa Natale di Pio X e il Museo. Casa Maggion, detta anche “casa del custode”, ospita attualmente il bookshop del Museo al piano terra e la sede della Fondazione Sarto al primo piano; la Casa Natale di Pio X è stata donata al Comune nel 1926 da Maria Sarto, sorella del pontefice, mentre il Museo conserva al suo interno oggetti personali appartenuti al papa e una mostra che ne illustra la vita. La “casetta”, come viene popolarmente chiamata, è rimasta ferma nel tempo; gli ultimi interventi sono quelli eseguiti dall’allora Cardinale Giuseppe Sarto, pochi anni prima di diventare Papa. Le suppellettili e i mobili sono originali, disposti in modo da ricreare il piccolo mondo di paese rurale in cui il futuro pontefice visse i primi anni della sua intensa vita. La Fondazione Giuseppe Sarto ha deciso di partecipare al dodicesimo censimento “I Luoghi del Cuore” per proseguire nella valorizzazione di questa grande figura religiosa e storica.
Chiesa di Santa Lucia ex parrocchiale Biadene
Nascosta tra le colline trevigiane, la settecentesca ex parrocchiale di Santa Lucia custodisce quello che è probabilmente il primo affresco conosciuto di Giambattista Tiepolo: l’Assunzione di Maria, datato 1716. L’opera, realizzata su incarico di Alvise Pisani e riscoperta solo nel 1985 dagli storici Mariuz e Pavanello, era ritenuta perduta dagli studiosi. In campo ottagonale, la Vergine ascende tra angeli irradiata dallo Spirito Santo, preludio alla fulgida carriera del maestro veneziano. A completare il percorso iconografico, la volta della navata ospita la Gloria di Santa Lucia e San Vittore, dipinta da Giambattista Canal nel 1804. L’edificio, ultimato nel 1719 accanto alla Villa dei Pisani, mostra linee tardo-barocche e interni decorati da stucchi raffinati. Recenti interventi hanno restituito splendore all’abside, ma restano da restaurare le due pareti laterali del presbiterio. Urgente anche la messa in sicurezza del pavimento in marmo e il reintegro di due dossali e degli scranni originali. Il Comitato “Parrocchia di S. Lucia” ha guidato la partecipazione alla dodicesima edizione de “I Luoghi del Cuore” per reperire fondi e aprire stabilmente la chiesa al pubblico: i voti raccolti hanno come obiettivo quello di trasformare un tesoro semi-segreto in volàno culturale per l’intero territorio.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: FAI)
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