Prima consigliere – magari anche con la possibilità di chiedere e ottenere qualche assessorato – ma poi, “se lui lo vorrà”, il futuro di Luca Zaia sarà a Roma. È il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini a delineare il percorso politico del governatore uscente del Veneto. È da quando il limite dei tre mandati ha escluso a Zaia la possibilità di ricandidarsi a governatore che il suo futuro politico è sulla bocca di tutti. Lui non si è mai di fatto sbilanciato ma questa sera, dal capoluogo dello “Zaiastan”, è stato lo stesso leader a tracciare la strada sulla storia politica del “governatore più amato d’Italia”.
L’occasione è stata una tappa del tour elettorale del segretario leghista in Veneto a sostegno del candidato del centrodestra Alberto Stefani: in piazza dei Signori, oltre al segretario provinciale Dimitri Coin, il sindaco Mario Conte e l’assessore Federico Caner, sostenitori e candidati hanno accolto Salvini. Assente Zaia, impegnato all’ultima (sua) edizione di Fiera Cavalli come presidente della Regione, dopo aver comunque condiviso con il ministro la mattinata veronese.
“Valuterà lui, assieme a me, cosa fare. Bisognerà però aspettare il 2026 o il 2027. Zaia ha deciso di essere capolista in tutte le province e poi potrà essere valorizzato anche a Roma” ha dichiarato Salvini.


L’ultimo “regalo” del leader della Lega al governatore potrebbe essere la firma delle preintese sull’autonomia, la battaglia che Zaia ha portato avanti negli ultimi anni, fin da quel 2017, quando oltre due milioni di veneti si espressero a favore dell’autonomia.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Qdpnews.it, video Simone Masetto)
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