Stefani candidato, le reazioni del centrodestra: la Lega festeggia la “linea del Piave”, FdI tra appoggio e rammarico

Alla fine, citando il capogruppo leghista in consiglio regionale Alberto Villanova “La linea del Piave, ha tenuto”. Nel – lunghissimo – braccio di ferro all’interno della maggioranza tra Lega e Fratelli d’Italia è stato il carroccio a spuntarla, con il padovano Alberto Stefani che sarà il candidato del centro desta alle prossime elezioni regionali.

Una vittoria che i leghisti veneti interpretano come la conferma della solidità del modello “Zaia”, “della forza del radicamento territoriale della vecchia Lega e di una tradizione amministrativa che ha fatto scuola”.

Alla soddisfazione dei leghisti, (in bocca al lupo Alberto, la “benedizione” di Zaia) si contrappone la velata delusione degli esponenti veneti del partito di Giorgia Meloni. Molti, forti dei risultati elettorali e della crescita del “partito di Giorgia”, avevano accarezzato l’idea di un clamoroso ribaltone interno alle gerarchie politiche venete.

A sintetizzare lo stato d’animo è il senatore Luca De Carlo, che parla con realismo e tono misurato: “I partiti guida hanno responsabilità che vanno oltre i propri numeri – commenta – tra queste anche quella di tenere unita la maggioranza e di farlo nell’interesse esclusivo dei Veneti”.

Poi anche la sua “benedizione” a Stefani con la promessa di una lealtà che continuerà anche – in caso di vittoria – nei palazzi veneziani. “Il mio amico Alberto, infatti, non sarà solo né in campagna elettorale, ma soprattutto non sarà solo una volta vinte le elezioni. Fratelli d’Italia sarà al suo fianco, occupandosi di temi che i Veneti hanno dimostrato di ritenere strategici”.

Da Treviso arriva la voce del presidente provinciale di FdI, Claudio Borgia, che non nasconde il rammarico ma guarda già avanti. “Esprimiamo rammarico per un esito diverso da quello che molti di noi auspicavano – ammette – ma al tempo stesso pieno rispetto e fiducia nelle decisioni assunte a livello nazionale”.

E ancora: “Avevamo un grande obiettivo, poter esprimere il candidato governatore del Veneto, ma comprendiamo che vi sono valutazioni generali e logiche complessive che vanno oltre la dimensione territoriale. La stabilità e la coesione della coalizione di governo rappresentano oggi una priorità assoluta. A Giorgia Meloni, che ha riportato la destra italiana al governo della Nazione e che guida con coraggio e visione la nostra comunità umana e politica, va il nostro pieno sostegno”.

“In provincia di Treviso – prosegue Borgia – abbiamo costruito una realtà solida, fatta di persone competenti, radicate e appassionate. Abbiamo allargato il consenso, consolidato la presenza sul territorio e dimostrato di essere una comunità umana e politica matura e responsabile. Possiamo dire di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità”. Poi l’appello all’unità,: “Ora è il momento di trasformare la delusione in energia e di concentrare ogni sforzo sulla campagna elettorale. Il nostro obiettivo è chiaro: confermare Fratelli d’Italia come prima forza politica in provincia di Treviso e in tutto il Veneto. Dobbiamo continuare a lavorare con la serietà e la determinazione che ci contraddistinguono”.

Borgia conclude con una riflessione che suona come un manifesto identitario: “Chi viene da destra sa che non si abbatte di fronte alle difficoltà, ma le affronta a testa alta, con la schiena dritta e con coraggio. Continueremo a essere tra la gente, ad ascoltare, a proporre soluzioni concrete, a trasformare le idee in azione, portando i valori della destra italiana sempre più in alto. Siamo una comunità forte e orgogliosa, e lo dimostreremo ancora una volta. Proprio per questo saremo al fianco della coalizione di centrodestra a sostegno del candidato presidente Alberto Stefani della Lega, a cui faccio il nostro più sentito in bocca al lupo per questa campagna elettorale”.

Nel fronte leghista, invece, la parola d’ordine è “entusiasmo”. Villanova, quasi a suggellare la chiusura del cerchio, ribadisce che si tratta di “una candidatura che nasce dal territorio, parla al cuore dei veneti e rappresenta la continuità di un progetto politico fondato su valori autentici: autonomia, identità, orgoglio delle origini e difesa della nostra terra”.

Poi, con tono da generale che prepara la “battaglia” elettorale aggiunge: “Siamo prontissimi. Con Alberto, il Veneto potrà continuare ad essere protagonista in Italia, senza rinunciare alla propria identità, valore che non abbandoneremo mai. Oggi, con lui, parte una nuova sfida per portare avanti lo straordinario lavoro di Luca Zaia, governatore che ha fatto grande il Veneto. Ora ci mettiamo pancia a terra in campagna elettorale. Insieme ai veneti, costruiremo il futuro di questa magnifica Regione”.

E proprio il diretto interessato, Alberto Stefani, non perde tempo a tracciare le prime linee del suo programma. All’indomani della candidatura ufficiale, a margine del dibattito “Il Privato Sociale Veneto incontra la Politica”, tenutosi a Padova nell’ambito del progetto “Agenda Sociale 2025-2030”, il giovane vicentino ha chiarito la sua priorità: “Il Sociale sarà il primo punto del nostro programma di governo della Regione. Il Veneto ha davanti a sé sfide nuove, quali l’invecchiamento della popolazione, l’aumento del disagio giovanile, l’incremento delle patologie croniche e neurodegenerative”.

“Per questo – ha spiegato Stefani – stanzieremo ancora più risorse in un comparto che sarà protagonista nell’attività amministrativa. Istituiremo anche un assessorato al Sociale, che rappresenti la casa di tutti i Veneti, indipendente e con portafoglio”.

E infine: “Abbiamo bisogno di un Veneto che si faccia Comunità, che accompagni la persona e la famiglia, in continuità con quanto già fatto negli ultimi anni. Un Veneto in cui nessuno resta solo. Ringrazio gli organizzatori e i promotori di questo confronto – ha concluso –. Auspico che occasioni di dialogo come quella di oggi diventino un appuntamento fisso anche dopo la fine della campagna elettorale e costituiscano una vera e propria piattaforma di dibattito e stimolo permanente”.

“La scelta di Alberto Stefani come candidato alla Presidenza della Regione Veneto è una decisione che accogliamo con rispetto e senso di responsabilità – commenta Marco della Pietra – Abbiamo dimostrato, ancora una volta, la maturità di un partito che sa anteporre il bene della coalizione e del territorio a qualsiasi altra logica. Fratelli d’Italia in Veneto è cresciuto grazie a persone serie, competenti e appassionate, che ogni giorno mettono la faccia e lavorano per il bene dei cittadini. Ed è proprio questa solidità, costruita sul campo, che oggi ci permette di essere un punto di riferimento. Ad Alberto Stefani va il mio più sincero in bocca al lupo e da oggi si lavora tutti insieme, con la forza di una coalizione che ha ancora molto da dare alla nostra Regione. Da amministratore e da uomo del territorio continuerò a impegnarmi per portare voce, concretezza e ascolto, con lo stesso spirito che ha sempre contraddistinto Fratelli d’Italia: lealtà, coerenza e amore per il Veneto. Perché la buona politica non si misura solo dalle scelte che si possono fare in autonomia, ma anche da come si affrontano quelle che non ci spettano e noi, come sempre, le affrontiamo da squadra”.

“Matteo Salvini, in piena intesa con Alberto Stefani, ha nominato coordinatore e responsabile della campagna elettorale della Lega in Veneto il sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco. Con una lunga esperienza in Regione Veneto, Finco affiancherà il direttivo regionale e saprà dare un contributo prezioso alla luce dell’impegno di Stefani che è candidato di tutto il centrodestra quale presidente della Regione” così una nota della Lega arrivata in serata.

 E così, tra i sorrisi leghisti e il fair play meloniano, il dado è tratto: in Veneto, il candidato, sarà ancora una volta leghista.

(Autore: Simone Masetto)
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