Tredicesime in arrivo per 3,1 milioni di veneti: nelle tasche dei cittadini 4,7 miliardi di euro

È in arrivo la tredicesima. A partire da domani, infatti, 1,3 milioni di pensionati inizieranno a riceverla, mentre entro Natale sarà corrisposta anche a poco più di 1,8 milioni di lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato. Complessivamente, questa mensilità aggiuntiva verrà pagata a 3,1 milioni di veneti.

Secondo l’Ufficio Studi della CGIA, la gratifica natalizia non “premierà” solo pensionati, operai e impiegati. A beneficiarne sarà anche l’erario: il gettito Irpef versato dai veneti è stimato attorno ai 2,3 miliardi di euro. Per onorare i pagamenti, Inps, Pubbliche Amministrazioni e datori di lavoro privati dovranno sostenere un impegno complessivo pari a 7 miliardi, mentre 4,7 miliardi finiranno effettivamente nelle tasche dei cittadini.

Tra le novità di quest’anno c’è il bonus mamme, erogato a dicembre alle lavoratrici dipendenti o autonome con almeno due figli a carico e un reddito annuo sotto i 40 mila euro. Il contributo, una tantum, è pari a 40 euro per ogni mese lavorato nel 2025, fino a un massimo di 480 euro.

Confermato anche il bonus destinato ai pensionati Inps over 64 con redditi molto bassi: quasi 155 euro per chi percepisce una pensione annua non superiore al trattamento minimo, fissato a 7.844,20 euro. Il beneficio è legato al reddito complessivo del nucleo, che deve rientrare nelle soglie previste dalla normativa.

Nonostante il rallentamento dei consumi, la spesa destinata ai regali di Natale in Veneto rimarrà stabile rispetto al 2024: circa un miliardo di euro. Rispetto a dieci anni fa, però, l’importo si è ridotto di un terzo.

Tra i motivi, l’anticipo degli acquisti grazie al Black Friday e la decisione delle famiglie di tagliare il budget per le spese “accessorie”, riducendo così anche i regali sotto l’albero.

A dominare, anche quest’anno, saranno i generi alimentari e le bevande alcoliche. Seguono giocattoli, prodotti hi-tech, libri, abbigliamento, viaggi, pacchetti benessere e articoli per la cura della persona. In crescita costante anche i regali digitali, soprattutto abbonamenti streaming e buoni per gli acquisti online.

La provincia con il maggior numero di beneficiari della tredicesima è Padova, con poco più di 612.600 persone tra lavoratori e pensionati. A seguire Verona (608.840), Vicenza (568.850) e Treviso (564.705). Le meno coinvolte sono Rovigo (142.900) e Belluno (141.765), complice anche una minore densità demografica.

Tutti i CCNL prevedono per legge la tredicesima mensilità. Ma non solo: sono 900 mila i lavoratori dipendenti veneti del settore privato che ricevono anche la quattordicesima, pagata a luglio. Questa mensilità aggiuntiva è prevista nei contratti di agricoltura, alimentare, autotrasporto, commercio/turismo e pulizie/multiservizi.

La quattordicesima spetta anche ai pensionati over 64 con un reddito complessivo non superiore a 15.688,40 euro annui.

L’arrivo delle tredicesime renderà più pesanti le buste paga e le pensioni di dicembre. Con maggiori disponibilità economiche, l’auspicio è che i consumi delle famiglie tornino a crescere almeno nel periodo festivo. Un segnale che darebbe ossigeno ai bilanci di tante attività artigiane e piccoli negozi, messi alle strette da mesi di contrazione della spesa.

La progressiva scomparsa dei negozi di vicinato, che ha interessato molti centri storici e quartieri periferici, è infatti collegata anche alla riduzione della capacità di acquisto delle famiglie, sempre più assorbita da spese primarie come cibo, bollette e mutui.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
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