La Dama Vivente si conferma uno degli appuntamenti clou del calendario coneglianese, grazie alla spettacolarità delle sue coreografie e ai numerosi effetti scenici che, specialmente in una cornice storica come quella di piazza Cima, sanno accattivarsi l’attenzione del pubblico.
A conquistare le chiavi della città è stato il quartiere di Borgo Vecchio, capitanato da Rino Boscarato, noto per l’attività Caffè Teatro e presidente dell’associazione Contrada Granda.
In rappresentanza del quartiere vincitore ha giocato Clemente Trevisan, che ha fronteggiato Fabio Bassanello, giocatore del quartiere di Costa Alta, presieduto da Pierino Tonon.

Una finale, poi riprodotta con le pedine viventi, che è stata l’atto conclusivo di una sfida, a “colpi di dama”, che ha coinvolto gli 11 quartieri della città, ovvero Borgo Vecchio, Campolongo, Collalbrigo, Costa Alta, Costa Bassa, Monticella, Ogliano, Paré, San Giuseppe, Setteborghi, Scomigo.
Si è trattata di una 37esima edizione molto attesa, considerato che già qualche giorno prima i biglietti in vendita erano andati esauriti.

Una soddisfazione per il gruppo associativo guidato da Gianangelo Del Longo, affiancato da Elio Ceschin e Dino Vanzella. Senza contare i 200 figuranti coinvolti.
Tutto ha avuto inizio con il corteo storico dalla sede dell’associazione Dama Castellana, in viale Spellanzon: i figuranti hanno intrattenuto passanti e curiosi lungo le vie Garibaldi, Cavour, Mazzini, Mercatelli.

Poi è giunto il momento dello spettacolo in piazza, preceduto dalla tradizionale benedizione dei gonfaloni dei quartieri cittadini, da parte di monsignor Roberto Bischer, parroco del Duomo di Conegliano.
Quest’anno lo spettacolo era incentrato sul tema “Il Drago e il Leone”, simboli rispettivamente della cultura orientale e veneziana, due aspetti della vicenda di Marco Polo, del quale quest’anno ricorrono i 700 anni dalla morte.

In piazza Cima sono stati rievocati i tratti delle sue esplorazioni, motivo per cui la manifestazione è stata inserita tra gli appuntamenti del Comitato nazionale Marco Polo 700, oltre a ricevere il patrocinio della città del Cima, di Venezia e della Regione Veneto.
Un’esplosione di costumi, di colori, di coreografie, condite dalla bravura dei gruppi coinvolti, dei tamburi e degli sbandieratori.

Tutto frutto dell’inventiva del regista Alessandro Martello.
Coinvolti il Gruppo sbandieratori di Feltre, la Compagnia Colonna di Firenze, le Voci dal Medioevo di Trambaque di Padova, Arteare di Piacenza, Ginnastica Annia di Padova, Cavallo & Company di Treviso.

Senza dimenticare trampolieri, mangiafuoco, assieme ad artisti d’ogni genere, in grado di catturare lo sguardo del pubblico nelle tribune e di confermare l’atmosfera insostituibile creata ogni anno dalla Dama Vivente.
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