Federica Carrer è una dottoressa in Psicologia specializzata nel pre- e perinatale che da sempre si occupa di accompagnare le famiglie durante la gravidanza e la prima infanzia, lavorando per il benessere dei bambinз attraverso il sostegno ai loro genitori. In questo intervento ci fornirà indicazioni e suggerimenti utili.
Premessa
Essere genitorə, soprattutto per la prima volta, è un’esperienza emozionante, ma può anche portare con sé dubbi e insicurezze. Ogni giorno ci troviamo di fronte a decisioni importanti: come rispondere al pianto di unə neonatə? Come gestire i “capricci”? Come educarlə rispettando i suoi bisogni? Essere informati e consapevoli non è solo un aiuto, ma un vero atto d’amore e lungimiranza.
Connettersi ai bisogni deə bambinə: oltre le aspettative della società
Viviamo in una società che spesso detta regole non scritte su come crescere figliə. I neogenitorə ricevono consigli non richiesti, come: “Il pianto va ignorato”, “Bisogna abituarlə a stare solə”, “Rispondere subito ai loro bisogni e tenerlə in braccio li renderà viziatə.”
Peccato che queste credenze non tengano conto della natura e dei bisogni profondi deə bambinə. Unə neonatə che piange non lo fa per “manipolare”, ma per comunicare un bisogno o un disagio. Rispondere con amore e presenza insegna che il mondo è un posto sicuro e che le sue emozioni contano.
Anche se piange di notte? Certo! Prenderlə in braccio e confortarlə insegna loro che i genitorə sono un punto di riferimento affidabile, rafforzando il legame di fiducia.
Connettersi ai bisogni deə proprə bambinə significa mettere da parte le interferenze esterne e ascoltarlə davvero. Questa vicinanza non solo getta le basi per sicurezza e fiducia in sé e negli altri, ma nel tempo rende i figliə più serenə e autonomə.
Un approccio che nutre consapevolezza ed empatia
Per educare in modo consapevole ed empatico è fondamentale adottare uno stile genitoriale che dia priorità alla connessione rispetto al controllo. Ma come si traduce questo nella pratica?
Significa:
- integrare empatia e limiti chiari: non si tratta di rinunciare a stabilire regole, ma di spiegarle e applicarle con rispetto
- ascoltare emozioni e bisogni: aiutare ə figliə a dare un nome alle emozioni che provano, ad esprimersi e a sentirsi compresə.
Ad esempio, Marta non vuole spegnere la TV. Unə genitorə autorevole non dice semplicemente: “Si spegne e basta!”, ma spiega: “Capisco che ti piace questo cartone, ma è ora di merenda. Domani possiamo vederlo insieme di nuovo. Ora preferisci una mela o una banana?”
Questo approccio aiuta Marta a sentirsi compresa, rispettata e a interiorizzare il valore del limite.
Disciplina nera: perché evitarla e come fare meglio
La cosiddetta “disciplina nera” – punizioni fisiche, urla, minacce o umiliazioni – può sembrare efficace nell’immediato, ma ha effetti negativi a lungo termine:
- produce obbedienza, non comprensione
- genera paura, non rispetto
- porta ə bambinə a nascondere emozioni e bisogni, anziché esprimerli ed affrontarli
Ad esempio, Francesco rompe un bicchiere per sbaglio. Punirlo duramente potrebbe causare ansia o senso di inadeguatezza. Un approccio empatico, invece, può essere: “È stato un incidente, può succedere! Ti aiuto a pulire… La prossima volta fai un po’ più attenzione.”
Questo atteggiamento insegna la responsabilità senza ferire l’autostima.
Formarsi come genitorə: un investimento per il futuro
Prendersi il tempo per informarsi e formarsi come genitorə è un atto potente. Significa:
- sapere cosa fare nelle situazioni difficili (o riconoscere quando e a chi chiedere aiuto)
- sentirsi più sicurə e serenə nelle proprie scelte
- costruire un rapporto più profondo e rispettoso con ə propriə figliə
Oggi, video brevi e post sui social possono essere un prezioso punto di partenza, utili per aprire la mente a nuove possibilità, ma per applicare questi concetti nella quotidianità, per adattarli alla propria famiglia e alle esigenze specifiche di ogni bambinə, è importante approfondire e farne pratica. Libri, corsi e confronti con espertə offrono strumenti pratici e conoscenze che fanno la differenza.
Il valore del tempo e delle risorse
Investire in formazione genitoriale richiede tempo, energia e si, spesso richiede anche un impegno economico…ma i benefici superano di gran lunga i costi. È una scelta di priorità: procurarsi gli strumenti giusti per offrire aə propriə figliə basi solide che permettano loro di diventare adultə sicurə, empaticə e resilientə.
Ogni volta che scegliamo di:
- rispondere con empatia a un pianto
- accogliere e dare un nome alle emozioni
- spiegare un limite con dolcezza
- lavorare su noi stessə per non proiettare difficoltà suə figliə
Stiamo costruendo un futuro migliore, per loro e per la comunità. Non mi stancherò mai di ricordare che figliə cresciutə in un ambiente di ascolto e rispetto imparano a rispettare gli altri, a gestire le proprie emozioni e a costruire relazioni sane. Di tutto questo abbiamo estremo bisogno.
(Autore: Dplay)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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