Un “atelier artistico” alla scuola dell’infanzia: le opere create dai bimbi

Una vera e propria “galleria d’arte” allestita all’interno della scuola dell’infanzia “Catterina Jaquillard” di Pederobba, in cui le opere esposte sono state interamente realizzate dai bambini (dai 3 ai 6 anni).

Un progetto, questo, nato dalla collaborazione tra le insegnanti dell’istituto e tre studentesse tirocinanti, tutte del paese ed ex allieve della scuola, al termine del corso di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Padova. L’iniziativa di questo speciale “atelier artistico”, che ha richiesto un paio di mesi di lavoro (a partire dallo scorso febbraio), si inserisce nel laboratorio creativo settimanale già presente nella progettazione scolastica ed è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra enti che si occupano di educazione ed hanno a cuore questo ambito. E con il fattivo sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune, guidato da Maria Perozzo.

Le 203 opere che i bambini hanno realizzato, di cui 10 create a più mani, si ispirano a quadri di artisti rinomati che hanno operato tra l’Ottocento e i giorni nostri (da Pollock a Van Gogh, passando per Andy Warhol e Klimt).

“Il progetto non ha avuto un intento tanto rappresentativo, ma l’obiettivo è stato di far sperimentare tecniche, strumenti e materiali diversificati con i quali i bambini hanno potuto potenziare le loro capacità di osservazione, motricità fine ed espressione creativa”, ha spiegato Giovanna Bugno, coordinatrice dell’ufficio Servizi all’Infanzia delle Opere Pie di Onigo, a cui il plesso fa riferimento.

Il percorso svolto ha coinvolto, oltre a tutti i 54 bambini delle tre sezioni della scuola, le insegnanti e le tirocinanti, anche la biblioteca comunale di Pederobba, tramite una lettrice dell’associazione “Civetta Carlotta” che si è resa disponibile a far conoscere ai bambini realtà pubbliche come musei, mostre e gallerie d’arte attraverso la lettura di un albo illustrato.

Per rendere più concreta l’esperienza, alla fine, tirocinanti e insegnanti hanno allestito la galleria d’arte in un’aula della scuola, grazie all’uso di treppiedi che hanno costituito da pannelli espositivi, contribuendo a ricreare l’atmosfera dell’atelier artistico. Successivamente, i bambini della scuola hanno realizzato un biglietto d’entrata, utilizzato per simulare l’ingresso e la visita ad una galleria d’arte. Questa giornata di visita alla mostra ha costituito un momento significativo poiché ha permesso loro di osservare anche le opere dei compagni delle altre sezioni.

La galleria è stata poi aperta dalla scuola anche alla comunità, in particolare alle famiglie dei bambini, agli amministratori delle Opere Pie, ai ragazzi del Centro diurno “Liberi di Essere” gestito dall’Ente, agli operatori comunali e ai bambini alla scuola primaria “F.lli Stramare” di Pederobba.

“Insegnanti e coordinatrice della scuola dell’infanzia di Pederobba ringraziano le tirocinanti Rebecca Morandin, Chiara Piazzetta e Lorena Trinca per la fattiva cooperazione e la passione dimostrate nei confronti dei bambini nella co-conduzione del laboratorio artistico, con risultati mirabili per l’età dei ‘piccoli artisti’ e di alta valenza educativa”, ha sottolineato ancora Bugno.

Queste le parole di Rebecca, Chiara e Lorena: “Un progetto che per noi è stato molto arricchente, perché ci ha dato la possibilità di crescere professionalmente grazie ad un’efficace collaborazione con le maestre che, con l’occasione, vorremmo ringraziare per averci affiancato durante tutto il percorso.”

Infine il commento del presidente delle Opere Pie di Onigo, Agostino Vendramin: “Ci siamo messi nella scia della vocazione artistica già dimostrata in passato da alcuni pederobbesi illustri – le sue parole – Portiamo avanti la tradizione locale, educando e divertendo”.

Educazione stradale e ambientale a Covolo

Ma le iniziative a sfondo educativo non si fermano qui. Nell’altra scuola dell’infanzia che fa capo alle Opere Pie, la “Don Luigi Simeoni” di Covolo, è infatti in pieno svolgimento un interessante progetto di Educazione stradale ideato dalle insegnanti della scuola in condivisione con la Polizia locale del Comune di Pederobba.

Il progetto si inserisce nel più vasto ambito dell’educazione alla cittadinanza e dell’educazione civica che risulta fondamentale iniziare fin dall’età prescolare. Le finalità di tali educazioni rivolte ai bambini dai tre ai sei anni sono quelle, a lungo termine, di formare futuri cittadini responsabili e attivi, di avviarli gradualmente alla partecipazione alla vita culturale e sociale della propria comunità, al rispetto di sé e degli altri, della salute e della sicurezza, delle prime regole comunitarie, dell’ambiente naturale.

Grazie alla disponibilità del Comandante della Polizia locale di Pederobba, Guido Lio, i bambini hanno svolto più incontri e conversazioni nella scuola nei quali hanno potuto conoscere le prime regole per la sicurezza in strada e la segnaletica di base per un corretto esercizio del ruolo del pedone, oltre all’importanza dell’utilizzo del seggiolino e della cintura di sicurezza quando viaggiano in auto.

Per rendere concreti e praticare i nuovi apprendimenti i bambini stanno attualmente svolgendo delle piccole uscite nel territorio di Covolo, sempre con la guida del Comandante e delle loro insegnanti. Le iniziative di sensibilizzazione alla sicurezza stradale proposte ai bambini si stanno rivelando molto gradite e partecipate, naturalmente in ragione delle diverse età e capacità degli ottanta bambini coinvolti.

Il progetto si concluderà a maggio con l’incontro finale e la consegna ai bambini del patentino del “buon pedone”.

Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza e alla sensibilità ecologica, infine, da segnalare anche la partecipazione della scuola dell’infanzia, come avviene anche per quella di Pederobba, all’iniziativa “Impariamo a rifiutare” (educazione alla raccolta differenziata e al riciclo creativo), organizzata da anni in collaborazione con Contarina, nonché lo svolgimento di uscite nel territorio con il naturalista Fabio Dartora.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Alessandro Lanza)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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