Primo giorno da Papa per Leone XIV. Zuppi: “Sono contentissimo”

Tutto parla di Leone XIV: parole, “santini”, giornali. Gli occhi del mondo continuano ad essere puntati sul Vaticano e sul nuovo pontefice Robert Francis Prevost, eletto ieri 8 maggio a sorpresa, al quarto scrutinio del conclave. Nei primi discorsi e apparizioni pubbliche si cercano con grande curiosità le cifre del nuovo pontificato, aperto nel segno della pace e della sinodalità.

Intanto, in questo primo giorno da papa per Leone XIV oggi venerdì, in Piazza San Pietro, è continuato l’afflusso di fedeli e pellegrini che hanno sostato in preghiera, mentre è stato diffuso dalla Santa Sede il programma dei principali impegni previsti: tra gli altri, domenica 11 maggio la recita del Regina Caeli, poi lunedì, in forma inedita, l’incontro con la stampa mondiale, e quindi domenica 18 alle ore 10 la messa di inizio del pontificato.

Il cardinale Zuppi oggi in via della Conciliazione

In via della Conciliazione abbiamo incontrato il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei – Conferenza episcopale italiana, che si è peraltro ricordato dell’evento a cui partecipò a Pieve di Soligo il 20 marzo scorso. Zuppi, che era dato tra i papabili, in merito all’elezione di Prevost si è detto “contento, anzi contentissimo”.

La prima omelia: “Tecnologia, denaro, successo: ecco dove urge la missione”

Tra i meravigliosi affreschi della Cappella Sistina, Leone XIV questa mattina ha pronunciato la prima omelia nella messa con i cardinali – dopo una breve introduzione, a braccio, in inglese – tracciando il cammino della Chiesa per un “quotidiano cammino di conversione”.

“Anche oggi – ha detto Prevost – non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere. Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito”.

Prevost ieri durante il suo primo discorso sulla loggia di San Pietro

“Eppure – ha proseguito – proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione, perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco”.

“Anche oggi – ha concluso il nuovo papa – non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”.

Prevost conferma gli incarichi delle istituzioni romane

Nel primo pomeriggio la Santa Sede ha informato la volontà del pontefice “che i capi e i membri delle istituzioni della Curia Romana, come pure i Segretari, nonché il Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi” per potersi riservare “un certo tempo per la riflessione, la preghiera e il dialogo, prima di qualunque nomina o conferma definitiva”.

(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Qdpnews.it)
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