“Anno domini 1233. Le origini della Dama Vivente”: è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per la 38esima edizione della Dama Vivente, uno degli appuntamenti clou del calendario coneglianese.
La manifestazione, organizzata dall’associazione Dama Castellana con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Veneto e del Comune di Conegliano, si svolgerà domenica 1° giugno (in caso di maltempo l’evento slitterà al giorno successivo), con il tradizionale corteo storico dalla sede dell’associazione in viale Spellanzon, fino al centro cittadino, alle 20 e la sfida a dama in piazza Cima alle 21, tra figuranti in costume rinascimentale, tamburi e sbandieratori.
Quest’anno il tema vuole essere un ritorno alle origini della Dama Vivente, con la rievocazione della battaglia dei coneglianesi che riuscirono a bloccare il tentativo di conquista della città da parte dei trevigiani.
Un’edizione che giunge dopo i fortunati appuntamenti passati, in grado di mantenere sempre viva una manifestazione che, negli anni, ha visto uno stop soltanto durante il periodo della pandemia.
“Questo è un evento che caratterizza la città di Conegliano – ha detto il sindaco Fabio Chies -. Una manifestazione eccezionale, molto attesa in città”.
Sui 700 posti a disposizione, sono al momento rimasti disponibili ancora 100 biglietti. E proprio in fatto di vendita sta la novità di quest’anno: per la prima volta l’associazione ha registrato l’acquisto di biglietti anche all’estero, in particolare in Spagna e Regno Unito.
“Probabilmente si tratta di turisti che, diretti a Conegliano, si sono informati sulle manifestazioni organizzate e, di conseguenza, hanno comprato il biglietto per la Dama Vivente – ha affermato Gianangelo Del Longo, presidente dell’associazione Dama Castellana -. E il nostro obiettivo, per il futuro, è proprio questo: uscire con questa manifestazione dalla zona della provincia e della regione”.
La Dama Vivente e le novità di quest’anno
“Il nostro è un lavoro iniziato prima di Natale e, da qualche weekend, sono iniziate le prove – ha proseguito il presidente -. Tutto grazie al nostro regista e ai suoi spettacoli di qualità, che andrà a portare anche in Cina”.
Del Longo ha inoltre ringraziato Elio Ceschin (vicepresidente dell’associazione e direttore operativo) per tutto il lavoro svolto, introducendo una delle novità di quest’anno, ovvero l’arrivo di un direttore artistico, Michela Bazzo, che di fatto ha collaborato con il regista e coordinato la parte social di promozione della manifestazione.
“Sistemeremo delle tribune in più attorno alla piazza, per creare una sorta di anfiteatro scenico“, ha riferito Elio Ceschin, ricordando che la vera sfida a dama si disputerà a porte chiuse il pomeriggio del 1° giugno, tra i quartieri finalisti di Ogliano (capitanato da Gianni Botteon e rappresentato da Clemente Trevisan) e Costa bassa (quartiere capitanato da Antonio Belloni e rappresentato da Fabio Bassanello).
Il quartiere vincitore conquisterà, come da tradizione, le chiavi della città.
“Stavolta abbiamo voluto tornare a raccontare le origini storiche della Dama Vivente. Era il 15 giugno 1233 quando i coneglianesi vinsero sui trevigiani. Rievocheremo anche certe storie e leggende della città, come quella che vide i coneglianesi vittoriosi farsi portare in spalle dai trevigiani lungo Calle degli asini, su fino al Castello della città – ha raccontato il regista Alessandro Martello -. Sarà uno spettacolo che combinerà linguaggi visivi diversi, tra tradizione e tecnologia, con un’alternanza di proiezioni”.
Quasi 300 i figuranti coinvolti, tra tamburi e sbandieratori, volontari che comporranno il corteo storico (circa 130 persone) in abiti rinascimentali e un’ottantina di comparse. Queste ultime due categorie sono state selezionate tramite i casting, che hanno visto un +50% di adesione (circa 347 domande), con la novità di moltissimi giovani tra i 20 e 25 anni (“Un segnale incoraggiante”, il commento dell’associazione Dama Castellana).
Un viaggio nel tempo che vedrà l’esibizione di gruppi da fuori, come la “Compagnia Burdyri” dalla Repubblica Ceca (coinvolta in serie Netflix a tema epico o in pellicole come Van Helsing e Spiderman), “Opera Flammae” di Prato (che si esibisce in tutta Europa con performance di fuoco), i “Cavalieri del Drago” di Castelfranco Veneto (gruppo a tema medievale), senza scordare danzatori e trampolieri del gruppo “Voci dal Medioevo” di Trambaque (Padova).
“Vorrei fare una precisazione a proposito del tema, in quanto l’argomento bellico potrebbe risultare scomodo in questo periodo – l’avvertenza fatta dal regista -. Questa tematica servirà a mostrare quanto il lato umano venga messa seriamente a rischio durante la guerra: una sorta di monito contro la nascita di nuovi conflitti”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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