Incontri & Racconti: Mario Giordano accende i riflettori sui segreti delle grandi famiglie italiane

Pubblico delle grandi occasioni e lunghi applausi per il ritorno di Mario Giordano a Farra di Soligo, ospite della rassegna Incontri & Racconti, l’atteso e ormai classico appuntamento culturale ideato e moderato da Adriana Rasera.

Intervista a Mario Giordano

Il giornalista e conduttore di Fuori dal coro ha presentato il suo ultimo libro-inchiesta: Dynasty, un’opera capace di unire inchiesta giornalistica, denuncia sociale e riflessione civile.

«Negli anni Ottanta si celebrava il capitalismo familiare. Oggi quelle dinastie si stanno sgretolando dimostrando tutta la loro debolezza. Spesso pure la loro meschinità» ha affermato Giordano durante la serata, riassumendo lo spirito di un volume che sta facendo discutere.

Dynasty getta luce sulle ombre che si celano dietro i nomi più altisonanti dell’imprenditoria italiana. Dai Benetton ai Del Vecchio, dagli Agnelli ai De Benedetti, il libro smonta il mito del capitalismo familiare, raccontando liti ereditarie, scandali, vendette e faide interne spesso restate ai margini della cronaca ufficiale.

Nel corso dell’incontro, l’autore ha ripercorso alcuni dei casi più emblematici trattati nel libro: dalla battaglia legale tra Margherita Agnelli e il figlio John Elkann per un’eredità miliardaria, agli spionaggi interni tra gli eredi Del Vecchio, fino alle polemiche che hanno investito i Benetton, protagonisti di una controversa festa a Cortina pochi giorni dopo il crollo del Ponte Morandi.

Con la sua inconfondibile ironia graffiante e una buona dose di indignazione, Giordano ha cercato di dissolvere il velo di Maya che avvolge le grandi dinastie italiane. Un’inchiesta serrata, tra le carte delle Procure d’Italia, che si trasforma in un racconto tragicomico sulle lotte per il potere di una classe dirigente avida e disinteressata alle sorti della collettività.

«Padri, figli, nipoti, generi, suocere, badanti: c’è tutto dentro. I trust, i paradisi fiscali, le holding, i patrimoni, le case, i conti, le cause, e le amanti! Ci sono anche quelle!» puntualizza Giordano tra le risate del pubblico. Un’indagine senza sconti che descrive amaramente la decadenza della classe imprenditoriale di un Paese «sul viale del tramonto mentre qualcuno sta sul caviale del tramonto».

Dopo i saluti finali e un breve intervento del sindaco Mattia Perencin, a conclusione di un’invettiva accesa e coinvolgente, Giordano ha scelto di chiudere il suo incontro andando, simbolicamente, a ritroso. Ha infatti letto ad alta voce la dedica che apre il suo libro. Una dedica speciale, rivolta a Carlotta Dessì, giovane giornalista Mediaset scomparsa prematuramente a soli 34 anni nell’agosto 2023, dopo una breve e aggressiva malattia.

Carlotta, ha ricordato Giordano, era l’opposto vivente di quel mondo fatto di rendite, cinismo e ipocrisie che il libro denuncia con forza. Era passione, dedizione, autenticità. Una professionista vera, con la schiena dritta, che non cercava scorciatoie e non aveva eredità da difendere o poltrone da conquistare. Lavorava sul campo, raccontava la realtà con coraggio e umanità, senza mai smettere di essere sé stessa.

Nel silenzio dell’auditorium, la sua figura è apparsa come un contraltare luminoso alle ombre di un sistema malato che premia il potere ereditato, la finanza opaca, il privilegio parassitario. In un’Italia dove troppo spesso la ricchezza si trasmette per diritto di nascita, Carlotta rappresentava un’altra via: quella del merito, della fatica, della verità. 

(Autore: Francesco Bruni)
(Foto: Francesco Bruni)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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