Conosciuto per aver partecipato a molte trasmissioni italiane e per i numerosi premi ricevuti in carriera, nonché per la partecipazione come ospite alla Gelato World Cup, Giuseppe “Beppo” Tonon ha accolto Qdpnews.it a Ca’ Lozzio (Oderzo) per mostrarci il talento che lo ha portato a farsi conoscere in tutto il mondo.
Da bambino, ci racconta “Beppo”, coltivava le zucche. Figlio di una famiglia contadina, per lui quello è sempre stato considerato un lavoro nobile, che lo ha portato a scolpire prodotti derivanti dal suo orto, cercando sempre di valorizzare le sue origini.
“Il mio cerino è stata la prenotazione di un matrimonio di un pilota delle Frecce Tricolori – commenta –. Mi ha creato uno spavento dentro, quello di non essere all’altezza della situazione”.


A 45 anni ha partecipato a corsi specifici sull’intaglio di verdura, un passo che gli ha fatto scoprire una manualità che non sapeva di avere, facendolo innamorare. La sua grande abilità nello scolpire frutta e verdura lo portò, l’anno successivo, a iniziare a insegnare, mostrando nuove tecniche di tipo scenografico nei buffet, negli allestimenti e nell’impostazione della tavola.
Da lì a poco, conobbe un ragazzo di origine thailandese che intagliava una mela: questo incontro suscitò in Giuseppe curiosità, e lo portò a unirla alle sue coppe di gelato, che oggi lo rendono particolarmente conosciuto a un vasto pubblico.


Più di 300 trasmissioni hanno chiamato Giuseppe, sia in Italia che all’estero, per mostrare questa sua manualità: a Longarone ha vinto il primo premio alla Coppa d’Autore, a Roma è stato ospite di Barbara D’Urso e Tiberio Timperi, in diretta a “Mattina in famiglia”. Accanto a lui anche Enza Sampò, dalla quale veniva invitato ogni 15 giorni. Infine, è stato chiamato anche negli Stati Uniti, in Giappone e Russia.
Uno dei lavori più famosi di “Beppo” è sicuramente il pavone, ovvero il biglietto da visita che più lo rappresenta, realizzato con un’anguria intagliata e spiedini di frutta fresca attorno. Solitamente l’esecuzione di una scultura dura in media un’ora; all’inizio il pavone richiedeva più tempo, poi, per motivi televisivi, ha iniziato a ridurre i tempi, con un’esecuzione complessiva tra i 5 e i 10 minuti. Ha capito che la semplicità era anche il punto di arrivo migliore.
Ogni scultura ha bisogno di mantenere la freschezza il più a lungo possibile, senza rovinarsi ulteriormente, e sicuramente gli unici nemici sono l’aria e il sole. Grazie alla pellicola, come ci confida Giuseppe, riesce a mantenere “fresca” la scultura in frigo per un paio di giorni.
In occasione dell’arrivo a Ca’ Lozzio di Qdpnews.it, Tonon ha preparato in diretta un pavone e, separatamente, un meraviglioso bouquet di sole zucchine di vario tipo del suo orto, mostrando tecniche e dettagli per completare quella che si può considerare a tutti gli effetti un’opera d’arte.
(Autrice: Mihaela Condurache)
(Foto e video: Mihaela Condurache)
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