San Camillo, arriva la garanzia di continuità: “Non verrà toccato”. Benazzi e Conte: “Presidio fondamentale”

L’intervento di Conte al San Camillo

“Continuità” e “tranquillità”: sono queste le due parole chiave con cui Gino Gumirato, manager padovano chiamato nei mesi scorsi a risanare i conti dell’Istituto religioso Figlie di San Camillo, ha voluto sintetizzare il futuro dell’ospedale trevigiano. Gumirato è intervenuto questa mattina, 12 settembre, in videocollegamento in occasione del ventennale del reparto di medicina fisica e riabilitativa dell’ospedale di via Vittorio Veneto.

L’intervento arriva al termine di una settimana segnata anche dall’incontro di mercoledì con il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, che ha definito il vertice con la dirigenza del San Camillo “positivo”.

“L’incontro recentissimo di mercoledì con il Direttore Generale, Francesco Benazzi, e lo ringrazio per questo, ci consente di guardare al futuro con una certa tranquillità – ha spiegato Gumirato – perché il direttore conferma che la riabilitazione può essere e può continuare a essere uno dei punti strategici di orientamento dell’ospedale. Ovviamente continueranno ad esserci le attività di chirurgia e di ortopedia, ma il bisogno del territorio mette la riabilitazione al centro di questo processo. Noi faremo di tutto per essere all’altezza di un compito così importante”.

Un messaggio accolto con favore dalla platea, che vedeva tra i presenti il sindaco di Treviso Mario Conte, il vescovo monsignor Michele Tomasi, la Superiora Suor Aline Ilboudo e numerose autorità sanitarie.

Gumirato ha anche voluto rassicurare sul futuro del presidio trevigiano dopo le voci di possibili acquisizioni da parte di strutture private: “Ho confermato al Direttore Generale dell’Ulss l’assoluta tranquillità sulla continuità dell’opera di questo ospedale al servizio del territorio. Volevo dirlo apertamente e pubblicamente: ci stiamo impegnando perché questo ospedale sia e rimanga un punto di riferimento per la popolazione”.

Anche Benazzi ha ribadito che dalla dirigenza è arrivata la garanzia che il San Camillo non verrà toccato e continuerà a fare il proprio lavoro per dare sanità e salute ai cittadini della provincia. “Attendiamo cosa decideranno sulla vendita – ha aggiunto il dg –, ma oggi abbiamo la certezza che il San Camillo rimarrà una risorsa per la sanità trevigiana”.

Anche Conte ha sottolineato il valore sociale e sanitario della struttura: “Il San Camillo è un luogo di cura e di alta professionalità grazie alle Figlie di San Camillo e ai tanti professionisti che vi operano: qui ci sono valori, emozioni, passione e attenzione alla persona. Ma soprattutto: certezza di essere curati, ben voluti e accompagnati lungo un percorso di recupero che restituisce dignità e speranza. È fondamentale che il San Camillo rimanga un presidio sociale e sanitario di riferimento per il nostro territorio. Continueremo a lavorare uniti e compatti affinché lo sia anche domani”.

(Autore: Simone Masetto)
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