Prende il nome di “Housing First” il progetto che a Conegliano intende dare un aiuto alle donne che stanno vivendo una situazione di difficoltà.
Il servizio, gestito dalla cooperativa “Una casa per l’uomo” in collaborazione con i Servizi sociali dei vari Comuni, consiste nel dare un alloggio temporaneo alle donne in difficoltà – da sole o con figli – assieme a un percorso di accompagnamento alla ricerca di un lavoro, un supporto psicologico, il servizio di mediazione linguistica e una consulenza legale.
Un’attività che quest’anno vede anche il supporto finanziario dei club Inner Wheel e Soroptimist Conegliano-Vittorio Veneto e al coro Note di Vita Rosa: il concerto tenutosi il 25 novembre di un anno fa, con protagonista proprio il coro e il supporto delle associazioni citate, ha consentito di raccogliere la somma di 2 mila euro, per coprire le rette degli asili di queste donne o il costo di corsi di formazione.
Tra chi supporta tale progetto c’è anche il Centro antiviolenza di Vittorio Veneto, e c’è un collegamento con la “Stanza degli abbracci” nel Pronto soccorso dell’Ospedale “Santa Maria dei Battuti” a Conegliano, come ha specificato la dottoressa dello stesso Pronto soccorso Martina Barban.
Come ha spiegato la consigliere comunale di Conegliano Laura Canzian, si tratta di “progetti per donne che stanno vivendo una situazione di fragilità”, per “rimettere in piedi la loro vita”. Un modo per dare dignità a queste donne in difficoltà.
Francesco Fiorentin (rappresentante della cooperativa coinvolta) ha riferito che, grazie ai fondi Pnrr, che vanno a coprire un arco temporale dal 1° febbraio 2025 al 31 marzo 2026, sarà possibile ristrutturare una seconda struttura (più ampia) situata a Susegana, che andrà ad affiancare l’alloggio già presente a Conegliano, aperto ad accogliere due donne con due minori a testa.
Le donne che necessitano di un aiuto potranno quindi beneficiare di questo progetto tramite i Servizi sociali. “Crediamo sia importante fare rete”, le parole di Chiara Da Re, presidente del Soroptimist. “La nostra associazione ha sempre a cuore i più deboli”, il commento di Paola Fabrizio, presidente dell’Inner Wheel.
“Il nostro coro vuole unire una passione, quella per il canto, a un messaggio – ha affermato Claudia Tittonel, fondatrice del coro Note di Vita rosa -. Siamo un coro di 50 donne, più un direttore (uomo), sensibili all’argomento”.
“Territorialmente ci siamo – ha ribadito Valeria Facchin, consigliere comunale e componente del coro menzionato -. Credo che ci sia una scarsa consapevolezza sul tema. Noi facciamo fatica a trovare dei posti per fare i concerti con queste finalità, ma restiamo a disposizione”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Comune di Conegliano)
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