Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, le cerimonie in Alta Marca

Cerimonia del 4 Novembre a Pieve di Soligo

Oggi martedì è il 4 Novembre, che in Italia coincide con la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate: non una festa nazionale ma comunque una ricorrenza ricca di significati e memoria, radicata e amata da moltissimi cittadini. Ecco una panoramica delle cerimonie organizzate nel territorio dell’Alta Marca trevigiana.

Pieve di Soligo ha celebrato il 4 novembre questa mattina con una cerimonia partecipata (presenti anche studenti, Alpini, Artiglieri, associazioni combattentistiche e rappresentanti di associazioni). “Una giornata di emozioni, vissute con i bambini e ragazzi incontrati nella giornata di oggi, in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate – il commento del sindaco Stefano Soldan -. Una giornata nel ricordo e nella memoria ma che, attraverso i nostri ragazzi, guarda a un futuro di pace, fratellanza e coesione”. 

“Il pensiero comune di tutti gli intervenuti e il mio va a chi oggi, vestendo una divisa o dedicando il proprio tempo, dà continuità alla grande storia di solidarietà, vicinanza e tutela della Costituzione” ha concluso.

A Farra di Soligo, oggi il sindaco Mattia Perencin ha evidenziato che “le celebrazioni del 4 Novembre sono un’occasione per riflettere sui valori dell’unità, della pace e della libertà. In questa giornata si ricordano i valorosi caduti per la Patria, in special modo tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere”.

A Farra di Soligo

Oggi anche Giavera del Montello si è unita in una mattinata di memoria, riconoscenza e profonda emozione, ricordando – fa sapere l’amministrazione comunale – “chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la pace, e reso omaggio a tutte le donne e gli uomini che, in ogni tempo, hanno servito e continuano a servire la nostra Patria con coraggio e dedizione. Le cerimonie si sono svolte davanti ai Monumenti ai Caduti di Cusignana, Giavera e Santi Angeli, per poi concludersi al Cimitero Inglese, luogo simbolo della memoria e della riconciliazione. Un ringraziamento speciale ai ragazzi delle scuole primarie di Giavera, Cusignana e Santi Angeli e delle scuole secondarie di Giavera, che hanno partecipato con entusiasmo, cantando insieme a tutti l’Inno d’Italia durante l’alzabandiera. Le loro voci, unite a quelle della comunità, hanno reso questo momento ancora più intenso e pieno di speranza. Grazie alle Forze Armate, agli Alpini, alle associazioni d’arma e combattentistiche, agli insegnanti e a tutti i cittadini presenti per aver condiviso con rispetto e partecipazione questa giornata di unità e memoria. 𝐋𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐦𝐚𝐢 𝐮𝐧’𝐞𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚: 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞, 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨”.

A Giavera del Montello

Cison di Valmarino l’amministrazione comunale, con la sindaca Cristina Da Soller, gli Alpini, le associazioni combattentistiche, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle associazioni locali, che hanno passato diversi punti dedicati al ricordo dei caduti nel corso del primo Conflitto mondiale.

A Cison di Valmarino

Momenti dedicati alla memoria, dove sono state poste delle corone d’alloro, in omaggio a chi non c’è più.

A Codognè

Stessa cosa anche a Codognè, con il Comune rappresentato dalla sindaca Jessica Masini, mentre a San Vendemiano c’era il vicesindaco Renzo Zanchetta assieme ai ragazzi del Consiglio comunale dei ragazzi (Ccr).

A San Vendemiano

Una cerimonia di commemorazione è stata organizzata anche a Orsago, presente il sindaco Giancarlo Mion e studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado con le loro insegnanti.

A Orsago

Follina la cerimonia ha avuto inizio con l’alzabandiera e la commemorazione nel cortile dell’Istituto comprensivo di Follina e Tarzo – sede di Follina, con la partecipazione dei ragazzi della secondaria di primo grado. Poi il momento del ricordo ha toccato vari punti legati diffusi nel Comune, rappresentato dalla sindaca Paola Carniello, tra cui l’antico refettorio dell’Abbazia (presente anche la delegazione del Ccr), le aree di Farrò e Valmareno, il cimitero austroungarico, con la deposizione della corona di alloro e l’omaggio ai Caduti.

A Follina

Il Comune di Pieve del Grappa ha ricordato “con riconoscenza tutti coloro che hanno servito la Patria e ringraziato le Forze Armate per il loro impegno quotidiano a difesa della pace e della libertà”. Un ringraziamento è andato anche agli studenti che oggi hanno preso parte alla cerimonia, alle Associazioni e ai cittadini che erano presenti.

A Pieve del Grappa

“Pensavamo di esserci lasciati alle spalle gli orrori delle guerre e invece sono tornati prepotentemente a far parte della nostra esperienza” ha esordito la sindaca di Cappella Maggiore, Mariarosa Barazza, citando una serie di tristi dati sulle guerre aperte nel mondo oggi, tra cui il massacro umanitario in Sudan, e sui numeri delle persone coinvolte. Barazza ha ripreso un’analisi di Andrea Riccardi, sottolineando il ruolo politico cruciale delle comunità locali come spazio di incontro e pace.

“Torniamo allora a immaginare la pace – ha concluso Barazza -. Lo rivolgo a tutti noi questo invito e in particolare ai più giovani. Immaginare e sognare la pace è il primo passo per vivere profondamente la beatitudine della Pace (beati i costruttori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio), che implica un ruolo attivo nella costruzione della Pace, una ricerca costante di riconciliazione, non solo l’evitare i conflitti. E’ pregare per i nostri caduti, rendere onore a loro e alla nostra grande storia collettiva ma anche disegnare il nostro futuro insieme”.

Revine Lago la cerimonia ha coinvolto tutti, dal mondo della scuola alle Penne Nere, fino alle varie associazioni del territorio. Presente il sindaco Massimo Magagnin con la sua vice Elisa Carpenè.

A Revine Lago

Ci sono anche Comuni che hanno scelto l’altro ieri domenica come data per le cerimonie del 4 NovembreGiornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, che ricorda l’armistizio con cui ebbe termine la Grande Guerra. Una ricorrenza in cui, di norma, viene dato onore ai caduti della prima Guerra mondiale, a tutti coloro che diedero la vita per la patria.

A San Pietro di Feletto

Tra i Comuni che hanno deciso di anticipare questa cerimonia che, ogni anno, si presenta anche come momento di riflessione, c’è San Pietro di Feletto. “L’Italia ripudia la guerra. Il dialogo europeo è stato antidoto a egoismi, ma ciò non avviene in ambito internazionale, in un disordine mondiale che stenta a trovare una fine – le parole del sindaco Cristiano Botteon -. Un pensiero va ai militari impegnati in attività internazionali. Ripudiare la guerra significa vincere l’egoismo umano: impariamo dal nostro passato, perché la sua lezione non venga dispersa”.

A Tarzo

La cerimonia si è svolta di fronte a Penne Nere, Artiglieri, rappresentanti delle associazioni combattentistiche, volontari della Protezione civile e della Pro loco, rappresentanti di varie associazioni. Il tutto accompagnato dalle note della 1906 Feletto Band.

A Gaiarine

Stessa cosa è avvenuta a Tarzo e Gaiarine: anche lì le amministrazioni comunali si sono riunite di fronte al Monumento ai Caduti, per rendere onore a coloro che persero la vita durante il primo Conflitto mondiale. Tutto per non dimenticare il sacrificio di chi ci ha preceduti.

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(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin e amministrazioni comunali)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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