Aperta la mostra “Soundiversity. La voce della biodiversità”

Ieri sabato, al Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna, ha aperto “Soundiversity. La voce della biodiversità”, una mostra interattiva dedicata ai paesaggi sonori e al delicato equilibrio tra esseri viventi e ambiente. L’esposizione, visitabile da oggi al 28 giugno 2026, guida il pubblico in un viaggio sensoriale e scientifico tra suoni, ecosistemi e strumenti del passato, invitando a riflettere sull’urgenza di preservare la biodiversità.

Realizzata da Biosphaera in collaborazione con il Museo Civico di Montebelluna, la mostra racconta il pianeta attraverso la sua trama acustica: dai primi suoni naturali di acqua, vento e rocce fino alle vocalizzazioni degli animali, mostrando come l’impronta umana stia modificando profondamente gli equilibri sonori degli ecosistemi. La perdita di biodiversità è uno dei fronti più critici per l’umanità, con ricadute ambientali, economiche e sociali. L’ecologia acustica diventa così uno strumento prezioso per comprendere la crisi degli habitat e immaginare scenari futuri sostenibili.

Il percorso si articola in cinque sezioni tematiche (Suoni dallo Spazio; Percezione sonora; Fisica del suono; Canti e versi del mondo animale; Paesaggi sonori), con exhibit pensati per un pubblico trasversale, dagli adulti ai più piccoli. Particolare attenzione è dedicata all’accessibilità, con pannelli realizzati secondo i principi della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), che facilitano la comprensione attraverso simboli e linguaggi inclusivi.

Tra video, immagini, installazioni interattive e la traccia sonora originale firmata Fondazione AIDA, l’esposizione punta a coinvolgere i visitatori in un’esperienza immersiva che stimola l’ascolto e la consapevolezza. Accanto ai contenuti multimediali, trovano spazio reperti zoologici e testimonianze di strumenti musicali risalenti a 60.000-40.000 anni fa, testimonianza dell’antico legame tra suono e comunità umane.

Nel cinquantesimo anniversario del celebre Golden Record della missione Voyager, ai visitatori verrà chiesto di scegliere una voce animale da “portare nel futuro” e lasciare un messaggio di speranza, un gesto simbolico che collega passato, presente e ciò che la Terra potrebbe essere domani.

Commenta il sindaco Adalberto Bordin: «”Soundiversity” è un invito a fermarsi, ascoltare e riflettere sul modo in cui le nostre azioni stanno cambiando il pianeta. Siamo felici di ospitare un progetto capace di parlare a tutte le generazioni, unendo rigore scientifico ed emozione. Oggi più che mai abbiamo bisogno di strumenti che ci aiutino a comprendere la fragilità degli ecosistemi e a costruire una nuova consapevolezza ambientale. Questa mostra va esattamente in questa direzione: stimola domande, accende curiosità e ricorda che il futuro della Terra dipende anche dai nostri gesti quotidiani».

La mostra gode della collaborazione del Museo “G. Zannato”, del Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza, dell’Acquario di Cattolica e Oltremare, del Gruppo Naturalistico Bellona, dell’Associazione Radioamatori Italiani – Sezione di Montebelluna, del Museo Nazionale Sloveno e del sostegno di Fondazione Cariverona.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Città di Montebelluna)
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