ll tennis piange la leggenda Nicola Pietrangeli

Nicola Pietrangeli, primo a sinistra, con la squadra italiana che vinse la Davis nel 1976

Lutto nel mondo dello sport: è morto oggi lunedì a Roma, all’età di 92 anni, Nicola Pietrangeli, atleta che per lunghi anni ha illustrato il tennis italiano nei tornei nazionali e internazionali, arrivando a vantare un palmarès lungo così, con – tra le altre – due vittorie al Roland Garros (1959 – primo italiano a vincere uno Slam – e ’60), altri buoni risultati nei rimanenti tornei del Grande Slam sia in singolo sia in doppio assieme a Orlando Sirola e – da capitano non giocatore, essendosi da poco ritirato – la prima Coppa Davis della storia italiana, vinta in Cile nel 1976 contro i padroni di casa.

Dalla panchina, in quella storica finale, Pietrangeli diresse Adriano Panatta, altra leggenda ora trapiantata a Treviso, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli, fino alla vittoria dell’insalatiera che per quasi mezzo secolo è rimasta l’unica vinta dagli azzurri. Da giocatore, detiene il primato mondiale di incontri disputati e vinti nella competizione. Il suo tratto distintivo, oltre alla grinta e alla tecnica, è sempre stato l’eleganza.

Negli ultimi tre anni, prima a Malaga in Spagna e – lo scorso novembre – a Bologna, la nazionale italiana ha vinto tre Davis di fila, nell’ordine contro Australia, Olanda e Spagna. Proprio a Malaga, Pietrangeli sollevò a sorpresa l’insalatiera assieme ai tennisti azzurri che l’avevano appena vinta sul campo, tra i quali Jannik Sinner.

Appesa la racchetta al chiodo, Pietrangeli ha saputo rimanere a lungo sulla cresta dell’onda, ricoprendo ruoli in tv, alla radio, al cinema, facendo l’opinionista e il consulente.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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