Continua a fare discutere la collocazione nel nuovo Consiglio regionale della consigliere Sonia Brescacin, eletta nelle fila della Lega ma che ieri ha annunciato che farà parte del Gruppo Misto di Palazzo Ferro Fini.
“Leggo questa mattina – ha detto oggi martedì Brescacin – da una parte della stampa articoli su una mia presunta esclusione dal partito della Lega a seguito della mia decisione di essere inserita nel Gruppo misto in Consiglio Regionale. Premesso che mi sembra di essere stata estremamente chiara nel comunicato stampa di ieri, pertanto, mi permetto di sottolineare alcune questioni: sul piano politico, ribadisco ancora una volta, per chi non lo avesse capito, che non cambio assolutamente casacca, e che sono e resto fermamente leghista e che la mia è una scelta del tutto personale, che non mi sposta assolutamente dalle mie responsabilità verso il partito e verso gli elettori, e che nulla a che fare con le legittime scelte del presidente Stefani”.
“Ho ricevuto più di 9.500 voti da cittadini che mi hanno votato sotto il simbolo Lega, che è e resta il simbolo che mi rappresenta. Il Gruppo misto – spiega Brescacin – è solo un contenitore istituzionale, non è una alternativa politica o partitica e sono convita di portare avanti le istanze della Lega e della Maggioranza da questa posizione. D’altronde anche il mio partito ha deciso di fondare due gruppi distinti pur non avendo presentato due liste distinte alle elezioni”.
“Oltre a questo – evidenzia l’ex sindaca di San Vendemiano – non ho assolutamente intenzione di essere il pretesto per dire che a Treviso la Lega ha problemi a causa della sottoscritta, perché ripeto, io non sono un problema per il mio Partito e non accetto che qualcuno mi dipinga come tale strumentalizzando la mia posizione, che è estremamente chiara ed è stata comunicata in assoluta trasparenza”.
“Ieri ho scritto a chiare lettere – aggiunge ancora Brescacin – che non è una questione di posti o incarichi in Giunta e/o in Consiglio e men che meno questo deve incidere sulla maggioranza regionale. La Lega trevigiana in Consiglio non è certo passata da 4 a 3 componenti perché io sono chiaramente espressione della Lega e tutti i consiglieri, trevigiani compresi, hanno lo stesso valore, a prescindere dalla presidenza o meno di una Commissione. A supporto di questo, il fatto che ho comunicato il tutto al presidente Stefani e poi ho avvisato Luca Zaia, in modo tale da non creare dubbi sulla mia lealtà alla maggioranza, e non il segretario Coin, perché la mia non era certo una presa di distanza dal partito, l’ho scritto a chiare lettere. Per me la questione è chiusa”.
Intanto, il Consiglio regionale del Veneto è nuovamente convocato per giovedì 18 dicembre alle ore 9.30 per comunicazioni e illustrazione del programma di mandato da parte del presidente della giunta regionale Alberto Stefani.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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