Intelligenza artificiale senza abbonamento e privacy totale

L’intelligenza artificiale

Panoramica degli strumenti locali per lavorare con l’intelligenza artificiale a costo zero, anche senza connessione internet garantendo la massima protezione dei dati.

Si parla quasi esclusivamente di sistemi di AI online (ChatGPT o Claude), senza citare le alternative offline come Ollama, Msty e GPT4ALL: software/interfacce che permettono di scaricare modelli di intelligenza artificiale già predefiniti e usarli come chatbot direttamente dal proprio computer senza connessione internet. Strumenti che s’impongono come soluzioni ideali per chi deve gestire dati riservati e non vuole rischiare di condividerli in rete (anche se oggi è un’impresa non farlo). Per un professionista rappresentano il modo più sicuro per introdurre l’AI nel flusso di lavoro quotidiano, mantenendo il controllo assoluto delle informazioni e garantendo la conformità al GDPR.

Vantaggi – Il vantaggio principale è la riservatezza. A differenza di ChatGPT o altri servizi online, dove i dati viaggiano su server esteri, qui tutto resta fisicamente sul vostro PC. Questo è fondamentale quando si chiede all’AI di riassumere una busta paga, analizzare una bozza di contratto o sintetizzare e-mail con dati sensibili dei clienti. Altro aspetto interessante è la gratuità. Una volta scaricati il software e il modello l’utilizzo è completamente gratuito senza canoni mensili. Infine, il funzionamento offline. Questi strumenti funzionano anche senza connessione internet, utile in treno, in aereo o quando la rete dello studio è offline.

Cosa possono fare – Fino a poco tempo fa, questi strumenti permettevano solo di “chattare”. Oggi si sono evoluti. Software come Msty, ad esempio, integrano la funzione di lettura documenti: potete caricare un PDF (ad esempio una nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate) e chiedere all’AI di estrarre i punti salienti o le scadenze, il tutto senza che quel documento lasci mai il vostro computer. Con il tempo verranno aggiunte funzionalità che ora si trovano solo nelle versioni online.

Esempio pratico: un commercialista può caricare un bilancio in PDF e chiedere “Riassumi le voci principali dello stato patrimoniale” oppure “Quali sono le variazioni più significative rispetto all’anno precedente?”. In questo modo si può ottenere una sintesi immediata senza rischiare di esporre dati sensibili del cliente.

Limiti – I modelli che scarichiamo sul PC (come Llama 3 o Gemma3) sono versioni compatte rispetto ai giganti online, anche se è possibile scegliere diverse dimensioni. Per riassunti, email, bozze e spiegazioni sono ottimi; per ragionamenti logici complessi o interpretazioni normative potrebbero essere meno precisi di GPT-4. Inoltre, inizialmente la scelta del modello può intimidire a causa delle numerose sigle tecniche che ci si presentano, ma i software (come Ollama, Msty e GPT4ALL) oggi suggeriscono automaticamente quelli più popolari e affidabili.

Cosa serve per farli funzionare? (Hardware) – Qui occorre essere realisti, l’AI richiede risorse e non tutti i computer rispondono allo stesso modo. All’aumentare dei parametri del modello scelto (semplificando: le caratteristiche interne) aumenta il peso computazionale richiesto.

I Mac con processore Apple Silicon gestiscono l’AI locale in modo eccellente e veloce. Su PC Windows, invece, un portatile da ufficio standard (senza scheda video dedicata potente e poca RAM) potrebbe fornire risposte lente. Funziona, ma richiede pazienza.

Conclusione – Interfacce come Ollama e Msty sono strumenti preziosi per chi tiene alla privacy e vuole sperimentare l’AI sul proprio PC. La strategia vincente è l’uso combinato, AI locale per tutto ciò che è riservato o routinario, servizi cloud solo quando serve una potenza di calcolo eccezionale su dati non sensibili.

(Autore: Cristian Zuliani – Sistema Ratio)
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