La chiamata al 112 di Bujar: “Ho fatto una brutta cosa, domattina mi costituisco”. Il “Grazie” di Zaia agli inquirenti

La caserma dei Carabinieri di Riese Pio X

Nove ore dopo il femminicidio di Vanessa Ballan, Fandaj Bujar, il 41enne kosovaro fermato per il delitto, ha chiamato i Carabinieri di Riese Pio X dicendo che questa mattina si sarebbe costituito. “Nella telefonata che è stata registrata – commenta il procuratore di Treviso Marco Martani – Bujar ha detto di aver fatto una brutta cosa”.

La chiamata è stata effettuata da Bujar da un cellulare senza sim ma comunque abilitato alle chiamate di emergenza, e questo fa propendere gli inquirenti verso l’ipotesi che il suo fosse un tentativo di depistaggio piuttosto che una resa. “Anche perché ha riferito di trovarsi in un luogo diverso da quello in cui era realmente” aggiunge Martani.

Da quanto fino ad ora ricostruito dai Carabinieri del Comando provinciale di Treviso, Bujar avrebbe vagato tra i campi della Castellana in sella alla propria bicicletta fino a tarda sera, prima di decidere di ritornare a casa, probabilmente anche per recuperare alcuni documenti. Sembra che l’uomo sia stato avvistato intorno alle 15 in un bar di Altivole.

Poco dopo le 22 di ieri i Carabinieri, che stavano tenendo sotto controllo “in maniera discreta” l’abitazione del 41enne, lo hanno visto rincasare e hanno deciso di fare irruzione. I militari lo hanno arrestato fuori dalla doccia.

In casa sono stati trovati anche vestiti utilizzati nell’omicidio che corrispondono a quelli che sono stati immortalati da una telecamera della villetta. “Dalle immagini non è riconoscibile l’indagato – conclude Martani –, ma i vestiti corrispondono”. Al momento dell’arresto Bujar non ha opposto resistenza.

Ora l’uomo, dopo aver trascorso la notte nella caserma dell’Arma di Riese Pio X, dove non ha proferito parola, è stato trasferito nel carcere trevigiano di Santa Bona.

Il ringraziamento di Zaia

“Nella tanta tristezza che suscita quanto è accaduto a Vanessa non è possibile trovare una nota di consolazione, ma il fatto che il presunto assassino sia già stato messo in condizioni di non scappare ci fa pensare che, almeno, non è riuscito nell’intento di sottrarsi alla Giustizia. È stato possibile grazie alla massima tempestività e alla grande professionalità nelle indagini svolte dall’Arma dei Carabinieri e condotte sotto la direzione della Procura di Treviso. Ai militari e ai magistrati esprimo i ringraziamenti a nome dei Veneti per aver saputo rispondere con tanta rapidità e sensibilità”.

Queste le parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nell’esprimere gratitudine agli inquirenti sul femminicidio di Vanessa Ballan. Le indagini, infatti, hanno portato già nella serata di ieri all’arresto del ricercato. “Quanto è accaduto a Riese è un fatto orribile e desolante che ci addolora riaprendo ferite vecchie e più recenti – prosegue il presidente -. L’impegno per un mutamento culturale ai fini di prestare l’attenzione necessaria ad ogni segnale di criticità o pericolo e cancellare per sempre il femminicidio è fondamentale e deve coinvolgere tutte le componenti della nostra società. Ma di fronte a tanta efferatezza che travolge le coscienze, l’assicurazione dei responsabili al giusto percorso della Legge è la prima risposta che una comunità che si ritiene tale deve dare”.

(Foto: Qdpnews.it).
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