Musei gratis per medici e infermieri: una Asolo che non ha mai smesso di comunicare con il mondo del turismo

Il rispetto nei confronti del mondo sanitario si traduce in un gesto dedicato a chi, alla fine di questa battaglia, avrà meritato di togliersi il camice e andarsene in vacanza: in dono a tutti gli operatori sanitari d’Italia che hanno combattuto il Coronavirus, infatti, un biglietto d’accesso gratuito al Museo e ai beni monumentali di Asolo.

L’iniziativa parte dall’amministrazione comunale, dall’assessorato alla cultura e al turismo, rappresentato da Gerardo Pessetto, e dal Museo Civico di Asolo, diretto dalla dottoressa Cristina Mondin, che hanno voluto tradurre un grazie collettivo in un biglietto gratuito per visitare le bellezze della città a epidemia conclusa.

Ferie, quelle di questi professionisti, che vedranno finalmente una boccata d’aria, pur magari indossando la mascherina, dopo tante ore passate tra le corsie e i pazienti: un modo per approfondire agli occhi degli operatori sanitari, dei medici e degli infermieri che anche nel lento, forse mai concluso, alleviarsi dell’emergenza lavorano giorno e notte per contenere l’epidemia, le bellezze che in qualche modo stanno difendendo.

Basterà presentare il tesserino di riconoscimento rilasciato dall’Ulss o da altro ente di appartenenza per entrare gratuitamente e ottenere grandi sconti anche per gli accompagnatori.

Questo avverrà nel pieno rispetto di tutte le normative che saranno adottate per la fase successiva alla pandemia, come entrate contingentate, distanze di sicurezza o quello che sarà” – afferma il sindaco Migliorini, che inevitabilmente rappresenta il giunto primo tra universo della sanità e amministrazione comunale.

Potrebbero esserci buone probabilità anche sul fatto che Asolo venga presa in considerazione come meta turistica in modo più marcato rispetto ad altri borghi di simile notorietà: forte della reputazione di cui godeva prima della pandemia, nella città alta già si prevedono iniziative a livello turistico come gli Holiday Bond (qui l’articolo) che potrebbero sfruttare a pieno l’internazionalità di Asolo e della sua storia.

Questo aspetto si fonde con il fatto che la città sia stata scrigno di una serie di racconti positivi che hanno rappresentato barlumi di luce nel buio periodo del Covid19: storie che hanno permesso, involontariamente, alla città di finire sulle prime pagine non solo dei nazionali, ma anche dei media internazionali.

Riferendosi in particolare alla notizia del sindaco tornato in corsia, che quasi tutti i giorni passa attraverso giornali, approfondimenti e trasmissioni radio, Asolo è stata citata moltissime volte: “Questo è dovuto sì alla notizia in sé – commenta Gerardo Pessetto – che è certamente una storia d’ispirazione, ma anche alla capacità della nostra amministrazione di rapportarsi con l’esterno tutto l’anno. Siamo in sinergia con il lavoro della Regione Veneto e stiamo operando intensamente nel tentativo di riorganizzare il flusso turistico con mezzi innovativi come il Dms”.

Sono stati molti, infatti, gli sforzi del passato per rientrare in varie associazioni, unioni ed enti che hanno in un certo senso permesso ad Asolo di restare connessa con il mondo anche durante l’isolamento.

Dalla Pro Loco all’assessorato, dalla comunità ai commercianti e alle associazioni, la città dei cento orizzonti sembra mantenere legami solidi con il territorio, grazie a una diversificazione delle attrattività: non a caso, Asolo è parte attiva di Ipa Montegrappa, è Città dell’Olio, del Miele e Cittaslow, oltre che componente dei Borghi più Belli d’Italia.

Insomma, se in questo caso “l’unione farà la forza”, i rapporti intessuti permetteranno ad Asolo di rialzarsi ancor più rapidamente da questa inevitabile caduta.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Asolo).
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