Ultimo turno da volontario per Newil, diventerà Vigile del fuoco permanente: “Si realizza il mio sogno più grande” 

Newil Simeoni con i colleghi del distaccamento di Asolo

“Cosa vuoi fare da grande?” ci chiedevano da piccoli, poi da ragazzini, poi ancora da adolescenti. E la nostra risposta cambiava, ogni quattro o cinque anni, a seconda delle nostre influenze, delle nostre passioni, delle nostre esperienze.

Prima il calciatore, il pilota, il soldato, il veterinario, il poliziotto e alla fine il commercialista, l’imprenditore, lo chef, l’architetto, il cameriere, il barista. Per Newil Simeoni, invece, residente a Vallà di Riese Pio X, il sogno è sempre stato uno solo e non è mai cambiato: diventare un Vigile del fuoco professionista.

Oggi, finalmente, con il grande tifo della sua famiglia e del distaccamento volontari Vigili del fuoco di Asolo, di cui ha fatto parte finora, per lui inizierà l’ultima fase del lungo percorso intrapreso da decenni per diventare pompiere di mestiere, esattamente come desiderava fin dall’infanzia.

Newil “in azione” in uno dei suoi ultimi interventi da volontario

“Ricordo che avevo sei o sette anni e sfogliavo gli album fotografici di mio papà: durante il servizio militare lui venne inserito nei Vigili del fuoco. C’era una foto di lui e il suo distaccamento a Roma, intenti a montare una scala italiana – spiega Simeoni – Negli anni ho coltivato questa passione, certo, ma sono anche stato preso in giro. Mi ricordo che alle superiori, il primo giorno di scuola, la professoressa domandò a tutti cosa volessero fare da grandi: tutti commercialisti, tutti broker, avvocati e imprenditori. Io risposi che volevo fare il pompiere e, forse perché apparve come un desiderio infantile, tutta la classe scoppiò a ridere. Adesso però ce l’ho fatta”. 

“Sono entrato tra i Volontari di Asolo perché avevo sentito parlar tanto bene di loro. All’inizio è stato difficile, non lo nego, ma poi col tempo sono riuscito a entrare in sintonia con tutti e mi sono affezionato: sui volontari non posso che dire bene. E si percepiva l’amore della comunità nei nostri confronti, specialmente ad Asolo. Lo facevamo e lo fanno per il bene del territorio, non solo per indossare quelle divise, sacrificando il loro tempo libero, non per lavoro”.

Newil Simeoni insieme al papà

Per Newil il percorso di formazione è tutt’altro che finito: più avanti dovrà recarsi per sei mesi tra Roma e Treviso per frequentare un duro percorso di formazione ufficiale, classificandosi prima come allievo. Il suo desiderio sarebbe quello di specializzarsi nella disciplina USAR, ovvero l’Urban Search and Rescue, ma si tratta di un percorso lungo e complicato. Per poi ufficializzare la sua appartenenza definitiva al Corpo Nazionale, dovrà affrontare una sorta di praticantato per altri tre mesi, affiancato da un veterano.

“Era il suo più grande desiderio, con impegno, tenacia e studio è riuscito a coronare il suo sogno – commenta Mauro Conte, capo del distaccamento volontari di Asolo, dopo il suo ultimo turno da volontario (venerdì sera) -. Come Capo distaccamento volevo ringraziarlo per l’impegno che ha sempre messo nell’operare in distaccamento e durante gli interventi. Un grosso in bocca al lupo”.

“Voglio ringraziare tanto i miei colleghi del distaccamento di Asolo per avermi sopportato e supportato in questi quattro anni. La mia famiglia, papà, nonna, zii e la mia ragazza, che hanno sempre creduto in questo mio sogno, che oggi si realizza. Vuoi la verità? Devo ancora rendermene conto del tutto: lunedì devo iniziare”.

(Foto: Vigili del fuoco volontari di Asolo). 
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