Il volo tra le curve della nuova “Eugenio Monti”: simbolo di velocità, storia e futuro

Da leggenda dimenticata a palcoscenico mondiale: la pista da bob di Cortina rinasce, pronta a scrivere nuove pagine di storia a Milano Cortina 2026. Un progetto che ha acceso il dibattito, ha richiesto investimenti strategici e un impegno concreto per la sostenibilità. 10mila alberi ripiantati, un’infrastruttura moderna incastonata nel cuore della Regina delle Dolomiti.  

Alla vista delle immagini di Cortina mostrate a Losanna nel 2019, quelle delle curve storiche Belvedere, Bandion e Cristallo che rimarranno anche nella riqualificazione, si è diffuso un tangibile entusiasmo che ha fatto affiorare vivido il ricordo di uno dei luoghi più iconici al mondo per questi sport invernali, le Dolomiti Patrimonio Unesco, dove chi ha gareggiato ha lasciato parte del proprio cuore sportivo.

A distanza di 70 anni dalle Olimpiadi del 1956, gli sport del ghiaccio ritornano in Europa assumendo una dimensione più naturale e sostenibile e ritrovano la loro casa. Tra un anno esatto, infatti, i più grandi atleti di bob, skeleton e slittino sfrecceranno su questa pista, spingendo al limite velocità e adrenalina offrendo uno spettacolo unico e indimenticabile.

Ma non solo. Perché questa infrastruttura sportiva diventerà fondamentale per le discipline invernali rappresentate dalla IBSF e un impianto di riferimento europeo per le Federazioni Nazionali.

Determinazione, pragmatismo e attenzione all’immagine del Veneto da parte del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha sempre difeso e mostrato un sostegno al progetto nonostante le difficoltà incontrate.

“Dalla più vecchia al mondo alla pista più light della storia: quella di Cortina sarà un autentico successo – ha dichiarato – L’ho sempre difesa, non solo perché è sempre stata un elemento centrale del dossier di candidatura olimpica, ma anche perché rappresenta per la conca ampezzana e per il Veneto tutto un’opportunità storica strategica che andava realizzata”.

“Abbiamo posto le basi affinché diventi il simbolo della rinascita delle discipline veloci per attrarre atleti ma anche le nuove generazioni di campioni di tutto il mondo, ampliando, contestualmente, anche il panorama di attrazioni che oggi il territorio già offre – ha concluso – Questa è la nostra pista, il teatro di successi che celebreremo insieme, con il Veneto e con il mondo”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Qdpnews.it)
(Articolo foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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