Punto sul 2023 per l’Ulss1: 36 milioni di investimenti in strutture e telemedicina sul territorio. Oltre 2,3 milioni le prestazioni

Per l’azienda sanitaria Ulss1 Belluno-Dolomiti è stato un anno “complesso e articolato”: lo hanno definito così alla conferenza di fine anno di questa mattina, sabato 30 dicembre, dove è stato fatto il punto degli investimenti portati a termine ma anche delle criticità da risolvere nel 2024. Uno degli eventi che ha segnato quest’anno è stata la perdita della direttrice generale Carraro, poi sostituita a maggio dal dottor Giuseppe Dal Ben.

Il direttore generale Dal Ben

“Mi sono concentrato sull’organizzazione dell’azienda, trovando un accordo anche con i sindacati, le posizioni ai capo dipartimenti e per i primari, parlo anche di incarichi di altissima specializzazione con oltre 200 nomine – ha spiegato il direttore generale – Dal punto di vista politico, i dati della Provincia di Belluno indicano una popolazione in calo, ma i numeri dei finanziamenti pro-capite sono aumentati. Questo significa che la Regione pone grande attenzione nei nostri confronti”.

Tra le più importanti operazioni strategiche c’è il riconoscimento dei territori della Provincia di Belluno come zone “disagiata e disagiatissime”: in questo modo i medici di base vengono attirati verso la provincia, con un contributo di circa 6,20 euro per assistito, oltre alla sperimentazione dell’infermiere di famiglia, della telemedicina (come la teledialisi tra Belluno e Pieve di Cadore).

Per il soccorso, Dal Ben ha aggiunto: “Abbiamo ordinato il secondo elicottero per il prossimo anno, che decollerà da Belluno (in estate). Si potrebbe passare al pentapala, più silenzioso, invece che al quadripala. Inoltre, stiamo avviando l’elisoccorso serale con orari garantiti dalle 8 alle 20” ha aggiunto il direttore generale, ringraziando anche lo CNSAS e la Guardia di Finanza per la collaborazione.

Il bilancio economico è di circa 9 milioni di perdita, ma in linea con le direttive della Regione, con un costo produttivo di circa 520 milioni di euro, aggravato in particolare dall’acquisto di prestazioni aggiuntive e quindi dall’aspetto legato al personale. Gli investimenti totali del 2023 ammontano a 36 milioni di euro, con acquisti anche di ambulanze e automediche specialmente per il territorio provinciale: tra i più importanti, il Pronto soccorso di Agordo e l’Ospedale di Lamon, la predisposizione antincendio di varie strutture, la realizzazione di una sala ibrida a Belluno, di una terapia intensiva e di una piastra endoscopica a Feltre oltre alla riqualificazione di posti letto di foresteria.

I cantieri relativi al PNRR sono stati particolarmente impegnativi per gli uffici del distretto: le case della comunità, gli ospedali di comunità, le centrali operative territoriali ma anche il robot chirurgico di Feltre, le colonne laparoscopiche e la camera gamma di Belluno. Prosegue anche il cantiere dell’ospedale Codivilla, con un finanziamento regionale di 23 milioni di euro. Altri 18 milioni negli ultimi anni sono stati destinati allo sviluppo dei sistemi informatici (SIO) che consentano una maggiore interconnessione con le altre aziende sanitarie.

A sinistra Maria Caterina De Marco

Come ha spiegato la direttrice sanitaria De Marco, nonostante qualche criticità legata ancora una volta al personale, l’Ulss1 è riuscita ad aumentare l’erogato: gli accessi al Pronto soccorso sono aumentati del 5%, i ricoveri sono aumentati del 4%, gli interventi chirurgici sono aumentati del 5% con 2.329.266 prestazioni. In una giornata tipo, un pronto soccorso dell’Ulss1 vede 279 accessi, 85 dimessi, 648 degenti. Sul tema degli screening, come ha spiegato il dottor Cinguetti, le performance sono particolarmente buone, con una copertura sempre superiore al riferimento e 151.688 dosi somministrate.

Non indifferente anche l’aspetto della vastità del territorio: gli infermieri hanno percorso quasi 739 mila chilometri all’anno, 239 mila per le cure palliative. La centrale operativa territoriale gestisce circa 28 mila segnalazioni, con buoni risultati anche per quanto riguarda le liste d’attesa, azzerate per alcune prestazioni, comprese quelle urgente. Nel 2024 vi sarà anche, attraverso il dottor Favaretto, un riorientamento del reparto di Salute mentale.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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