Arriva anche da Cavaso il “grande no” al 5G: ieri negata ogni operazione prima di un verdetto scientifico

Anche a Cavaso del Tomba arriva un grande no all’installazione di antenne 5G nel territorio comunale. Si tratta di una decisione presa dal sindaco Gino Rugolo e dalla sua amministrazione dopo un dialogo con i comuni limitrofi e specialmente con la vicina Possagno: l’ordinamento annunciato nella giornata di ieri, martedì 9 giugno, ha esplicitato la volontà di seguire la scia di dubbio iniziata dalla vicina Asolo, la quale è stata tra i primi comuni a negare l’installazione sul proprio territorio.

Nel territorio della Pedemontana del Grappa e in generale in molte località dell’Alta Marca Trevigiana si è fatta sentire l’importanza di trovare chiarimenti a questa novità dell’industria delle telecomunicazioni: nonostante le spiegazioni di esperti e consulti scientifici, non è ancora chiaro se il segnale 5G possa risultare dannoso o meno e, nel mondo, là dove queste antenne hanno trovato il via libera si sono verificati episodi di vandalismo, mossi da un’antipatia e da una preoccupazione della popolazione.

Nello specifico, Cavaso del Tomba ha deciso di non dare luogo ad alcuna iniziativa legata al 5G finché non saranno più chiare le condizioni a cui il territorio andrà incontro: se il 5G sia più o meno dannoso del 4 o 3 G, già ampiamente presente nel territorio, non è ancora chiaro.

Dall’altra parte, anche in Valcavasia, dopo questo momento storico così particolare la connessione ha acquisito un’importanza notevole: i cittadini, che sono stati finora distanti tra loro, hanno sentito la necessità di avere accesso a internet anche nelle zone più remote.

Forse questo aspetto crea in alcune regioni d’Italia un cortocircuito tra la volontà di garantirsi in tempi brevi una connessione veloce e al contempo di non volere nuove tecnologie.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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