Cavaso, 100 anni dalla morte dello scultore Francesco Sartor: le celebrazioni fino alla prossima primavera

Inizieranno domenica 13 settembre le celebrazioni per il centenario della morte di Francesco Sartor, grande scultore di Cavaso del Tomba e ambasciatore della fucina di talenti della zona che ha dato i natali in epoche diverse, a tre grandi scultori: oltre a Sartor, si possono citare Giacomo Piazzetta e Antonio Canova, considerato uno dei più grandi artisti del periodo neoclassico.

Francesco Sartor, nato e vissuto a Cavaso del Tomba tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo, è stato un grande scultore ed è ricordato in particolar modo per la precisa realizzazione degli occhi nelle sue opere.

Nipote di Pio X, papa e santo, motivo per cui è spesso soprannominato lo “scultore del papa”, Sartor è stato uomo di profonda fede e spessore, si è speso molto per la propria comunità e per la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale, tanto da rendersi prontamente disponibile per la tutela dei gessi canoviani durante la Prima Guerra Mondiale.

L’amministrazione comunale di Cavaso del Tomba ha fatto nascere la commissione celebrazioni Francesco Sartor, coinvolgendo figure professionali provenienti da diversi settori che hanno reso possibile lo sviluppo del progetto.

Questi i membri: Moira Mascotto, direttrice artistica, Alessandra Ballestrin, Stefania Specia, Fernando Sartor, Renato Zanini, Giovanni Baldo, Silvio Reato, Elena Virago, Chiara Menegon, Stefano Colmanet.

Per valorizzare, promuovere e condividere la conoscenza e la passione per l’artista con la propria comunità e con l’area Pedemontana del Grappa, è stata organizzata un’agenda ricca di proposte che permetterà di mettere in luce tutti gli onorevoli aspetti che hanno contraddistinto la sua vita e carriera.

Innanzitutto, domenica 13 settembre avrà luogo la messa solenne in memoria di Sartor presso la chiesa parrocchiale di Cavaso del Tomba, celebrata dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano e concelebrata dalla mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso.

La giornata si concluderà con il concerto dell’Asolo Chamber Orchestra diretta da Valter Favero in piazzetta Francesco Sartor, con introduzione riservata alla figura dell’artista presso la casa dello scultore a Cavaso del Tomba.

Nella primavera del prossimo anno si allestirà una mostra con tour guidati che esporrà alcune delle opere realizzate dall’artista durante la sua carriera e che sarà accolta per un mese presso Villa Premoli di Cavaso del Tomba.

“La nostra amministrazione pone particolare attenzione alla valorizzazione di ogni aspetto storico culturale che promana dal nostro territorio – afferma Gino Rugolo, sindaco di Cavaso del Tomba -. Il centenario della morte di Francesco Sartor si inserisce pienamente nell’alveo degli eventi che possono contribuire alla crescita sociale ed economica del nostro paese”.

Investire nella cultura significa dare nuove prospettive di sviluppo – spiega ancora il primo cittadino – e, grazie all’opera del nostro illustre cittadino, siamo convinti continuerà ad avverarsi quella feconda esaltazione della bellezza dei nostri territori che nel tempo hanno saputo esprimere artisti di altissimo livello. Ringraziamo di cuore il Gruppo di Ricerca Storica Francesco Sartorche negli anni si è dedicato a una proficua e insostituibile ricerca sul nostro scultore, la Pro Loco, fondamentale per portare avanti questo impegno, e la Parrocchia di Cavaso e di Possagno per l’attiva collaborazione nel pianificare gli eventi”.

Il programma di eventi è patrocinato dalla Regione del Veneto e della Provincia di Treviso. Per maggiori informazioni l’organizzazione ritiene consigliabile visitare il sito, disponibile a partire da questa sera venerdì 28 agosto: https://www.francescosartorscultore.it

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: comune di Cavaso del Tomba).
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