Lacrime e orgoglio a Caniezza, consegnate venti medaglie d’onore ai parenti degli ex internati  


Il 4 maggio alle ore otto, gli ex internati di ritorno dalla Germania salirono sul treno a Primolano che si sentivano quasi a casa. Nello scompartimento non si cantò più. Rividero le loro montagne, il loro Brenta, i loro paesi e capirono che quel ritorno era una cosa seria.  Che era tutto vero.

Quando raggiunsero Cavaso del Tomba erano così magri che nessuno li riconobbe. Loro invece riconobbero tutto. E avrebbero taciuto per sempre quello che avevano passato: altri raccoglievano il merito della vittoria sui nazifascisti. Agli ex internati sarebbe spettata una medaglia – forse – ma anni, decenni dopo, quando ormai loro non ci sarebbero stati più.

Un estratto dal racconto del professor Cunial letto alla platea durante la cerimonia

Una pioggia insistente e improvvisa, sabato sera, ha costretto i partecipanti della cerimonia relativa alla consegna delle medaglie d’onore agli ex internati a cercare rifugio all’interno della sala consiliare del Municipio di Cavaso del Tomba

L’intervento del viceprefetto

Un evento che la comunità aveva tanto atteso e che, nonostante la modifica dell’ultimo momento, ha coinvolto e interessato i presenti, che hanno così potuto ricordare il sacrificio di quegli uomini che hanno vissuto la prigionia ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

La famiglia di Luigi Giuseppe Vardanega

Nostalgia, orgoglio e lacrime hanno solcato il volto dei parenti presenti, compresi coloro che sono venuti appositamente dagli Stati Uniti e dall’Australia per ritirare l’onorificenza. 

Loris Ceccato

A consegnare le medaglie, dopo un lungo lavoro di ricerca storica e di dialoghi con gli uffici della Presidenza del Consiglio dei ministri, sono stati Loris Ceccato, primo promotore dell’iniziativa, il sindaco Gino Rugolo e il viceprefetto Andrea Celsi, che hanno stretto la mano ai parenti di 22 ex internati: 

Il pubblico commosso dal Coro Valcavasia

Baldo Settimo, Ballestin Aldo, Comazzetto Eugenio, Dal Bon Angelo, De Martin Luigi, Foggiato Angelo, Foggiato Giacinto, Martignago Antonio, Martignago Eugenio, Menegazzo Domenico, Pellizzer AAngelo, Ravanello Guerrino, Rossetto Domenico, Salvestrin Giuseppe, Sartor Luigi, Sibillin Bruno, Sibillin Marino, Vardanega Luigi Giuseppe, Zanotto Emidio, Zanotto Leo Benedetto, Zanotto Luigi.

Le premiazioni di Leo Benedetto Zanotto


Alla consegna di ogni medaglia hanno voluto essere presenti, alternandosi, anche l’onorevole Ingrid Bisa, il consigliere regionale Marzio Favero, il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, mentre ad annunciare i nomi e leggere la dedica sulle pergamene sono stati i ragazzi, come l’anno scorso. Erano presenti tutte le associazioni, d’arma e non solo, i rappresentanti delle forze dell’ordine dei Carabinieri e della Polizia locale dell’Unione Montana del Grappa, ma anche molti consiglieri comunali e assessori dei Comuni limitrofi, presidenti di associazioni culturali e, naturalmente, la Proloco.

Il coro si è esibito in fondo alla sala

A rendere ancora più inevitabile il coinvolgimento di chi era presente è stato il Coro Valcavasia, diretto dal maestro Sabino Toscan, che nell’umiltà del fondo della sala gremita ha intonato canti capaci di evocare l’antica tradizione canora diffusa un tempo in Valcavasia.

Il professor Giancarlo Cunial

Ha poi fatto breccia l’appassionata ricostruzione del professor Giancarlo Cunial (citato all’inizio di questo articolo), che descrive le vicende di Attilio Virago nel tornare a casa, al tempo trascritte a mano, in rosso. A concludere l’evento con il suo intervento, prima di un felice momento conviviale, è stata la professoressa Silvia Pascale

La professoressa Silvia Pascale

Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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