Cison di Valmarino, a meno di un mese dal maltempo riaperti tutti i sentieri verso il rifugio dei Loff

Non si sono fatti minimamente scoraggiare dall’enormità di alberi che le raffiche di vento di fine ottobre hanno fatto cadere come birilli sui boschi e sui sentieri delle Prealpi. Li hanno rimossi ad uno ad uno, tanto che a meno di un mese dall’alluvione, tutti i sentieri che portano al rifugio dei Loff sono agibili.

Stiamo parlando naturalmente dei volontari del gruppo “Amici dei Loff”,  i custodi del tratto cisonese delle Prealpi Trevigiane, dove si trovano sentieri trai i più frequentati dell’arco prealpino. Sentieri storici come l’Asta, il Pissol, Costa del Vent e la Scaletta che partono da nord dell’abitato di Cison di Valmarino, ma anche il sentiero che da San Boldo, passando per località Campo e Forcella Bomboi porta al Rifugio dei Loff e poi da lì al Crodon del Gevero.

La mole di alberi sezionati e tolti dai sentieri è enorme. I volontari negli ultimi quindici giorni sono saliti spesso in quota, con la precisa volontà di “riaprire” le vie che portano al rifugio dei Loff, al quale avevano appena rifatto la copertura del tetto. Un lavoro enorme che sa di impresa, ma d’altronde gli “Amici dei Loff” le sfide, anche le più difficili, le sanno prendere sempre di petto.

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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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