C’era da aspettarselo. In tanti hanno voluto esserci all’ultimo saluto a Gianfranco Fiorin, oggi pomeriggio nella chiesa arcipretale (nella foto) di Cison. Tanti amici e tante persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e sono stati conquistati dal suo modo di vivere semplice e generoso, rivolto al mondo dei più deboli, primi fra tutti i bambini bisognosi del Burkina Faso.
Deceduto tragicamente in un incidente in Sri Lanka lo scorso 17 gennaio, il funerale è stato celebrato oggi a causa delle difficoltà burocratiche legate al rientro del feretro. Alla funzione religiosa era presente anche una volontaria per permettere ai numerosi non udenti presenti di assistere alla messa attraverso il linguaggio dei segni.
Anche Gianfranco soffriva dello stesso disturbo ed era molto conosciuto e stimato nella comunità dei sordi provenienti da varie parrocchie e diocesi. Durante l’omelia don Paolo Cecchetto, assistente spirituale dell’Ens (Ente nazionale sordi), si è definito “da 15 anni compagno di viaggio degli amici sordi”.
Il sacerdote ha affidato simbolicamente Gianfranco a tre santi. San Antonio Abate, ricordato dalla chiesa il 17 gennaio, giorno della scomparsa di Gianfranco. II santo viene spesso raffigurato con il fuoco, lo stesso fuoco di generosità che animava Gianfranco. Il secondo santo è San Francesco di Sales, il santo protettore dei sordi che sosteneva che attraverso le piccole cose si può condividere Gesù. Il terzo santo citato è San Giovanni Bosco, santo dal grande carisma che aveva a cuore i ragazzi e giovani.
Anche Gianfranco era attento al mondo dei piccoli bisognosi, per aiutarli a crescere, per dare loro un futuro dignitoso. Don Paolo si è augurato che i tre santi possano ora accogliere Gianfranco in Paradiso. L’auspicio è stato colto e condiviso dalle numerose persone presenti in chiesa, per l’ultimo commosso e sentito abbraccio a Gianfranco Fiorin.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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