E’ venuto a mancare all’affetto dei suoi cari ieri, per un attacco di cuore, Ivo De Luca (nella foto). Classe 1922, il 96enne era l’ultimo cisonese superstite dei lager del Terzo Reich.
Insieme ai fratelli Giovanni e Vezio, nell’agosto del 1944 fu catturato dai soldati della Wehrmacht, durante uno dei tanti rastrellamenti che i tedeschi effettuarono all’indomani della proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Migliaia di ragazzi italiani in età di servizio militare furono catturati dalle forze armate tedesche e deportati in Germania.
In realtà i fratelli De Luca catturati quella notte era quattro, ma Edoardo (detto Lalo) riuscì rocambolescamente a fuggire con uno stratagemma buttandosi dal fienile, inseguito inutilmente dai tedeschi che gli spararono contro.
Da Cison di Valmarino i fratelli De Luca, insieme ad altri due compaesani presi la stessa notte, Francesco Fiorin e Giuseppe Munno, furono trasferiti in prigione a Padova, da lì a Verona e successivamente il 30 agosto del 1944 in Germania nei campi di lavoro.
Nel 1945 finalmente l’arrivo degli Alleati e l’agognata liberazione. Si trattò di un lungo viaggio di ritorno a piedi e con mezzi di fortuna, un percorso a ritroso nelle miserie della guerra che nel giro di pochi mesi li riportò a Cison di Valmarino. Ivo nel dopoguerra riuscì a lasciarsi alle spalle quell’esperienza. Lavorando nell’edilizia visse gli anni del boom economico, riuscendo a formare una famiglia e contribuendo alla rinascita dell’Italia, che si rialzò dalle macerie della guerra.
Il 96enne lascia la moglie Elsa, i figli Cristina, Giuseppe e Dario, oltre ai nipoti. Con lui se ne va la memoria di una dolorosa pagina di storia. A ricordo, al tempio dedicato alla Madonna delle Grazie a Cison di Valmarino, sulla parete degli ex voto ce n’è uno con lo sfondo rosa su cui sono adagiate le foto dei cinque allora giovanotti protagonisti di questa storia (nella foto sopra).
Il funerale si svolgerà giovedì 15 novembre alle ore 15 nella chiesa arcipretale di Cison di Valmarino, mentre il rosario sarà recitato domani, mercoledì 14 novembre alle 20, nella chiesa di San Francesco.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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