Infortunato, spiato e licenziato: operaio di Cison di Valmarino vince il ricorso e raggiunge la pensione

Anche il caso di un operaio manutentore di Cison di Valmarino in una serie di cause concluse positivamente per tre lavoratori che si sono rivolti alla Casa dei Lavoratori di via Lazzarin 6 a Conegliano, dove ogni mercoledì sera dalle 20 alle 22 è attiva una attività di sostegno, informazione e consulenza gratuita su vari temi e problemi collegati al lavoro e ai lavoratori e non solo.

Le cause hanno interessato alcuni operai della Veolia Spa, una multinazionale francese che tra le altre attività in Veneto gestisce diversi servizi di depurazione delle acque in vari enti del territorio. L’anno scorso a breve a breve distanza e per ragioni diverse Veolia licenziò tre dipendenti. Due licenziamenti sono stati irrogati per una presunta appropriazione indebita di materiali di risulta dei cantieri e un altro a seguito di un controllo, con investigatore privato mirato a verificare le presunte attività lavorative dell’operaio durante l’assenza per infortunio Inail.

Alla fine con i ricorsi dei licenziati, in tutti tre i casi, dopo una serie di udienze presso il Giudice del Lavoro di Padova e di Treviso, la multinazionale ha preferito definire le controversie riconoscendo ai lavoratori degli importi molto rilevanti, in base a delle sostanziose transazioni (per molte decine di migliaia di euro), e ciò al fine di evitare una possibile sentenza di reintegra dei lavoratori stessi.

I loro avvocati Marta Barbara Gasparini e Alessandro Capuzzo di Padova a cui i lavoratori si sono rivolti su indicazione della Cdl sono riusciti a dimostrare l’infondatezza dei provvedimenti di licenziamento disciplinare e delle pesanti accuse in esse contenute.

Particolarmente curioso è stato il caso di Dante Pilat (nella foto),  66 anni, di Cison, il quale è stato pedinato, spiato e fotografato per oltre 10 giorni consecutivi, da una agenzia investigativa di Padova, e ha subito anche la visita, con sopralluogo, dello stesso Responsabile del personale regionale di Veolia Spa, presso un domicilio di Conegliano; nonostante tali attività di indagine, le accuse e le presunte prove non hanno retto alla evidenza giuridica, poichè il comportamento dell’operaio, visto che si trovava a casa sua era stato del tutto legittimo e compatibile con lo stato di infortunio. Nel frattempo per lui con la cospicua transazione è arrivato il tempo della meritata pensione.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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