Le Frecce tricolori festeggiano a Cison di Valmarino, 2 mila euro per gli alluvionati del bellunese (video)

Il Tricolore proiettato sulla facciata ovest di Castelbrando. E dentro l’antico maniero, in quattrocento tra piloti, appassionati del volo acrobatico, autorità militari e politiche e tantissimi soci del club pievigino e non solo, tutti uniti dall’amore per la Pan (Pattuglia Acrobatica Nazionale).

L’incontro annuale di Cison di Valmarino è divenuto un cult e un motivo di orgoglio per il “Primo Club Frecce Tricolori” di Pieve di Soligo, nato nel lontano 1988 (ufficializzato dalla Pam il 27 maggio del 1989) e divenuto punto di riferimento per gli appassionati della Pattuglia Acrobatica Italiana, grazie al lavoro e alle iniziative di Remigio Villanova, storico presidente del club. Da allora i club sono proliferati in tutto il mondo e il ritrovo annuale a Cison di Valmarino è l’occasione per i soci per stringersi attorno all’amata pattuglia.

La serata di ieri è stata anche l’occasione per conoscere il comandante della Pattuglia, il maggiore Gaetano Farina, fresco di nomina. Originario di Francavilla Fontana, 38enne, il maggiore Gaetano Farina subentra al vertice della Pan al colonnello Mirco Caffelli, che ha comandato le Frecce nell’ultimo biennio.

Dopo il diploma, Farina ha superato le selezioni dell’accademia aeronautica di Pozzuoli, conseguendo una laurea in Scienze politiche e aeronautiche. Inizialmente il neo-comandante ha prestato servizio nel 18esimo Gruppo Volo del 37esimo Stormo di Trapani, pilotando un F16. Nel 2010 è entrato nella pattuglia acrobatica dove, da Pony 7 a Pony 1, passando per Pony 4 e Pony 2, ha ricoperto tutti i ruoli in soli otto anni, fino a ottenere ora il comando delle Frecce.

Durante la serata è emerso anche il lato sociale del club, che si è concretizzato in una donazione di 2 mila euro a favore degli alluvionati del bellunese, con tanto di assegno consegnato nelle mani dell’assessore regionale Roberto Marcato e del consigliere regionale Alberto Villanova.

Nel corso della cena, inoltre, è stato dato spazio ad un’altra eccellenza italiana, l’istituto di ricerca pediatrica “Città della Speranza” di Padova, con lo scopo di sensibilizzare e promuovere la preziosa attività di ricerca nel campo delle patologie pediatriche.

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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® riproduzione riservata e Foto Spina).
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