Nella sfida decisiva per eleggere il nuovo sindaco di Conegliano non sono coinvolti soltanto Piero Garbellotto e Fabio Chies, sfidanti che si daranno battaglia nel ballottaggio del 17 e 18 ottobre, ma a quanto pare anche Antonio Quarta.
Proprio Quarta, infatti, reduce dal suo 1,31% con la Lista civica Parè, ha dichiarato “guerra” ai candidati ancora in gara: lunedì 4 ottobre, infatti, non ha perso tempo e ha creato il gruppo civico “Conegliano insieme” che, ora, coinvolge tutti i quartieri della città.
L’obiettivo? “Costruire dei comitati di quartiere” ha risposto Quarta ma, soprattutto, stando alle sue parole, invitare i cittadini dei quartieri a non andare a votare al prossimo ballottaggio, per non dare preferenze a degli aspiranti sindaci che, secondo lui, non rappresenterebbero Conegliano.
E questo potrebbe essere un particolare non di scarso rilievo, considerato che l’affluenza alle urne dello scorso weekend è stata del 53,81%, quindi al di sotto delle aspettative e poco superiore rispetto al dato delle elezioni del 2017: sintomo di quanto una buona fetta della cittadinanza, nonostante un anno di commissariamento oramai verso la fine, non abbia avvertito l’esigenza di andare a votare per il nuovo governo della città.
“Il 4 ottobre per noi non è stato un punto di arrivo, ma solo di partenza – premette Quarta – Noi siamo sempre stati una lista apolitica e apartitica e così è anche il nuovo gruppo. Diremo ai cittadini di non andare a votare al ballottaggio, in quanto c’è mancanza di rappresentatività”.
Quindi Antonio Quarta ha ribadito la propria contrarietà a un governo della città guidato da Garbellotto o da Chies, entrambi colpevoli, secondo lui, di aver raggiunto l’accesso al ballottaggio “perché hanno speso un patrimonio per le spese elettorali”.
“Se non votano il 50%+1 degli elettori non possono dire di rappresentare la città, quindi chi vince deve dimettersi – aggiunge – Piuttosto, che resti il commissario”.
E sul tema dell’orientamento dell’elettorato di centrosinistra, verso cui c’è attenzione da parte delle due coalizioni di centrodestra in gara, Quarta ha risposto: “Noi siamo apolitici e apartitici, quindi quello che fanno i partiti a noi non interessa”.
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