Conegliano, Gianelloni (Pd): in commissione Pari opportunità più attenzione agli uomini

Risalgono a settembre le perplessità del consigliere del Partito democratico Isabella Gianelloni sulla mancata nomina della commissione Pari opportunità, a più di un anno dall’insediamento della giunta Chies a Conegliano, perplessità esposte anche in sede di consiglio comunale rivolgendosi all’assessore Claudia Brugioni.

Ai primi di ottobre ha avuto inizio l’iter per l’individuazione dei 19 componenti che a titolo gratuito faranno parte della commissione per tutta la durata dell’amministrazione: i nomi al momento non sono stati ancora resi noti.

Nel frattempo la stessa Gianelloni non si dimostra ancora convinta del percorso intrapreso, a giudicare dalle motivazioni esposte: “Sia nella risposta che l’assessore mi ha dato nel consiglio comunale del 27 settembre scorso, sia nel testo della delibera di giunta, nessun cenno viene fatto alla necessità di uno sportello donna e di una lotta senza quartiere contro la violenza di genere, il femminicidio e per garantire soprattutto alle donne pari opportunità nella società”.

La grande preoccupazione – prosegue Gianelloni – pare essere quella dell’ingresso nella commissione degli uomini. Mi aspettavo, per esempio, l’ingresso di rappresentanti delle associazioni che si occupano di disabilità che, in quanto a opportunità avrebbero molto da dire, invece niente, tutto perfettamente inscatolato, già predisposto, già immaginato. L’altra novità, che mi ha fatto sobbalzare, è quella della nomina di consiglieri comunali. Consiglieri comunali, obbligatoriamente tali? E perché mai? Forse nella società civile non ci sono altre realtà degne di nota oltre a quelle, meritate peraltro, citate e inserite nella delibera?”.

“La giunta è sicura – aggiunge il consigliere – che le associazioni, meritorie, citate siano le uniche degne di lavorare in questa commissione? Che contributo possono portare i consiglieri comunali rispetto ad altri cittadini, per non parlare delle cittadine? Non era meglio lasciare la libertà a maggioranza e minoranza di indicare persone altre, diverse, fuori dal palazzo e dai giochi consueti?”.

“A pensare male – sottolinea Gianelloni – diceva quel famoso proverbio, si fa peccato ma difficilmente ci si sbaglia: c’è qualcuno desideroso di appuntare una qualche medaglietta sul risvolto della giacca? La delibera prevede che la commissione debba riunirsi almeno una volta all’anno: siamo sicuri che i consiglieri comunali premeranno all’inverosimile per aggiungere altre riunioni a quelle cui già partecipano?”.

“Un’ultima domanda, – conclude il consigliere – in questo profluvio di pari opportunità al maschile, perché mai l’avvocato deve essere donna e il chirurgo-odontoiatra un maschio? Misteri delle opportunità, poco in pareggio, a mio avviso: i processi alle intenzioni non vanno mai bene, ma la partenza, in questo caso, non mi pare delle migliori. Auguri a quanti verranno nominati e ancora grazie a chi, nello scorso quinquennio, ha lavorato sodo, incontrandosi ben più di una volta all’anno”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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