Conegliano, cordoglio della comunità per la morte di Grazia Antonia Zanco in Croazia. La cremazione a Zagabria

Continua a suscitare grande cordoglio e profondo dolore la morte della coneglianese Grazia Antonia Zanco, docente e avvocato, a seguito della tragedia avvenuta in acque croate nel pomeriggio di domenica scorsa.

Ancora incerte e in fase di accertamento le cause della morte, motivo per cui è stata disposta l’autopsia, che verrà effettuata nella giornata di domani, giovedì 20 agosto.

Secondo le ricostruzioni, la donna stava facendo snorkelling non lontano da riva, quando il compagno l’ha vista immobile in acqua e l’ha trascinata, priva di sensi, sulla spiaggia; i soccorsi, arrivati immediatamente sul posto, non hanno fatto altro che constatarne il decesso.

La famiglia procederà per la cremazione della donna a Zagabria e, una volta ricevuto il nulla osta del magistrato, farà ritorno in Italia per l’ultimo saluto a Grazia Antonia.

A Colfosco, paese d’origine della donna, tutti coloro che l’hanno conosciuta si stringono attorno al dolore della mamma 95enne, nata esattamente trent’anni prima di Grazia Antonia, e del fratello Valter. “La nostra famiglia è stata più volte provata da lutti – ricorda Valter Zanco -. Il papà è morto quando mia sorella non aveva ancora sette anni e 22 anni fa è scomparso prematuramente l’altro fratello”.

In possesso di tre lauree, l’ultima delle quali in criminologia, la donna era iscritta all’Ordine degli Avvocati di Roma ed era contitolare di uno studio nella sua città e a Pordenone. Insegnava diritto e relazioni internazionali presso l’Iiss “Marco Fanno”, e il 1 settembre avrebbe festeggiato insieme al corpo docente la sua pensione.

“Siamo rimasti tutti attoniti per l’improvvisa e triste notizia – ricorda una collega docente -. Grazia Antonia era una donna responsabile, amava la vita e ci teneva alla cura di sé”.

Grande appassionata di sport, praticava golf e amava il mare, la barca a vela e aveva anche il patentino da skipper. Era molto attiva anche nel campo culturale della città del Cima, ove risiedeva.

Era socia infatti del Gruppo “Amici di Dante”, e il presidente Carmelo Ciccia, il consiglio direttivo e tutti i soci, profondamenti turbati per la notizia, la ricordano come una presenza costante alle conferenze e alle altre iniziative dell’associazione coneglianese. “Riservata e fine nei modi, si faceva notare per un grande amore verso la cultura e lascia dunque un vuoto incolmabile anche in questo sodalizio“.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di un lettore).
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